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Visualizzazione dei post da novembre, 2024

Sant’Andrea, apostolo

Oggi - 30 novembre 2024 - sabato della XXXIV settimana del tempo ordinario, ultimo giorno dell’anno liturgico, la Chiesa celebra la festa di Sant’Andrea, apostolo. Andreas (Andrea) - questo il suo nome, d’origine ellenica, sia in greco (traslitterato nel nostro alfabeto) che in latino - fu il primo tra i discepoli di Giovanni il Battista a essere chiamato dal Signore Gesù. L’evangelista Giovanni rappresenta la scena, annotandone perfino l'ora - “le quattro del pomeriggio” - verso la fine del capitolo iniziale del suo Vangelo (Cf. Gv 1, 35-42). Descrive Andrea che, accompagnato da un amico, ascoltava la predicazione di San Giovanni Battista sulla riva del lago di Tiberiade (o di Galilea). Quest’ultimo chiamava alla penitenza, perché il Messia promesso da Dio, l'Emmanuele che il popolo ebraico attendeva con fede incrollabile, colui che sarebbe stato la salvezza d'Israele, era prossimo a venire. Scrive l’evangelista: “Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi di...

San Saturnino di Tolosa

Oggi - 29 novembre 2024 - venerdì della XXXIV settimana del tempo ordinario, la Chiesa ricorda, tra i vari santi e beati, San Saturnino, indicato abitualmente con la specificazione “di Tolosa”, vescovo e martire. Di Saturninus (Saturnino), questo il suo nome in latino, si hanno solo poche notizie non del tutto comprovate, riguardanti principalmente il suo martirio. Esse sono per lo più provenienti dal “Passio Saturnini” (“Passione di Saturnino”), documento molto importante per conoscere l’antica Chiesa della Gallia romana, scritto da ignoto autore tra il 430 e il 450 circa. Poche altre informazioni provengono invece dal “Missale Gothicum” (“Messale Gotico”), manoscritto miniato contenente un sacramentario datato 700 anni. Secondo queste fonti, Saturnino nacque orientativamente nella prima metà del III secolo, forse a Patrasso, nella Grecia continentale appartenente all’Impero Romano, da una famiglia presumibilmente cristiana. Divenne sacerdote in epoca imprecisata ed esercitò il suo mi...

Quanno ’o perucchio saglie ’ngloria perde ’a scienzia e ’a memoria

Quando una persona, grazie all’aiuto avuto dagli altri, riesce a migliorare la sua situazione economica, specialmente quella di potere, si dimentica facilmente proprio quelli che hanno reso possibile la sua fortuna. Da I proverbi napoletani a cura di Gianni Polverino, Presidente presso Napoli Centro Storico. Proverbi e Tradizioni Ci è mostrato un proverbio che poco ha a che fare con la gratitudine e la riconoscenza, sentimenti dai quali alcune persone sono aliene. Individui che se sono avvantaggiati nella posizione che hanno raggiunto, grazie al soccorrevole aiuto di qualcuno, non solo dimenticano presto la gratitudine che dovrebbero provare, ma spesso arrivano a fare proprio il merito per il miglioramento conseguito. Un'ingratitudine, quella presentata da certi appartenenti alla natura umana, che arriva a disprezzare ciò che si implora come grazia da ottenere, nel momento del bisogno, che fa sorgere una fede travestita, perché non è altro che egoismo, così che se un...

San Giacomo della Marca

Oggi - 28 novembre 2024 - giovedì della XXXIV settimana del tempo ordinario, la Chiesa ricorda, tra i vari santi e beati, San Giacomo, noto con la specificazione “della Marca” che ne indica la provenienza, religioso e sacerdote. Domenico, questo il suo nome di battesimo, nacque il 1° settembre 1393 o 1394 a Monteprandone, feudo appartenente al libero comune di Ascoli Piceno, nel territorio denominato Marca (oggi comune in provincia di Ascoli Piceno, regione Marche). Diciottesimo figlio della benestante famiglia Gangàla o Gangàle, studiò con profitto in varie città delle Marche e dell'Umbria, divenendo prima insegnante e più tardi “magistrato” (funzionario pubblico di rilievo) del suo paese d’origine. Tuttavia, nonostante il prestigio e il benessere conquistati, aderendo a una precoce vocazione spirituale, verso il 1415 decise di entrare nell’Ordine dei Frati Minori Osservanti (Famiglia Francescana), in un convento presso Firenze (Toscana), dove, nel 1418, pronunciò i voti assumendo...

Ogne pprivazione è na virtú

Ogni rinuncia ad una cosa gradita è un atto virtuoso, anche se molte volte non volontario. Da I proverbi napoletani a cura di Gianni Polverino, Presidente presso Napoli Centro Storico. Proverbi e Tradizioni Il proverbio ci presenta il fenomeno delle rinunce, alle quali ricorriamo su qualsiasi cosa ci piacerebbe che succeda, dal partecipare a un evento, al riuscire ad ottenere qualcosa di desiderabile, quando ottenere ciò che si desidera, potrebbe risolversi nel fare il passo più lungo della gamba, e un giudizio accorto e ponderato ci impone una rinuncia, che può essere accompagnata dal rimpianto provocato da una spiacevole rassegnazione. Si può essere convinti che è meglio astenersi dal rinunciare a qualche cosa, anche se non si sa quando sia possibile ottenerla, perché per quanto l'attesa si dimostri lunga, almeno per alcuni, è sempre migliore del rimpianto che avrebbe provocato la rinuncia. Un desiderio che può tramutarsi nel cosiddetto sogno nel cassetto, che nemmen...

Beata Vergine Maria della Medaglia Miracolosa

Oggi - 27 novembre 2024 - mercoledì della XXIV settimana del tempo ordinario, la Chiesa ricorda - unitamente ai vari santi e beati - la Beata Vergine Maria della Medaglia Miracolosa. Questo titolo trae origine dall’apparizione della Santa Vergine alla suora novizia Catherine (Caterina) Labouré, della Congregazione delle Figlie della Carità di San Vincenzo de Paoli (“Filles de la Charité de Saint Vincent de Paul”), avvenuta presso la casa madre di quell’istituto religioso, in rue du Bac di Parigi (Francia), il 27 novembre del 1830. Zoé (Zoe) - questo il suo nome di battesimo francese - nacque a Fain-lès-Moutiers, un piccolo paese della regione della Borgogna, nel centro circa della Francia, a meno di 250 chilometri dalla capitale Parigi. I suoi genitori erano Pierre (Pietro) Labouré e Madeleine (Maddalena) Gontard, considerati tra i più pii e religiosi abitanti del paese. Ultima di nove figli, rimase orfana della madre all’età di nove anni e, già molto matura e devota, consacrò alla Mad...

Ogne bbella scarpa cu’ ’o tiempo addiventa scarpone

Ogni persona, per bella che sia stata in gioventù, con l’andare degli anni diventa brutta e rugosa. Da I proverbi napoletani a cura di Gianni Polverino, Presidente presso Napoli Centro Storico. Proverbi e Tradizioni Ci presenta, il proverbio, lo scenario nel quale ci presentiamo nella vita in relazione alle sembianze che mostriamo e come lo scorrere del tempo deformi le fattezze, dall'attrattiva che la gioventù, già di per sé stessa può rappresentare, alla poco gradevole fisionomia che assume l'aspetto nell'anzianità. Il detto ci presenta gli estremi tra la bellezza e la bruttezza, che caratterizzano l'esteriorità delle persone e come il passar degli anni concorra a far diminuire la prima, col rimpianto che ne può seguire, facendo aumentare la seconda, con tutto il rammarico a cui può dare luogo. Se ci riferiamo a individui appartenenti ad altre civiltà, con fisionomie diverse dalle nostre, non riusciamo a capire come tra di loro si trovano attraenti, perch...

Addó trase ’a capa, trase ’a coda

Chi si intromette in una famiglia, con sotterfugi vari, facendo danni e cattiverie. Da I proverbi napoletani a cura di Gianni Polverino, Presidente presso Napoli Centro Storico. Proverbi e Tradizioni Ci presenta oggi il proverbio, una figura che meno si frequenta e meglio è, e né è il caso di accoglierla in famiglia o nell'ambiente frequentato, il cosiddetto seminatore di zizzania. Un attributo rivolto a chi semina discordia in ogni ambiente in cui si trova, come leggiamo nel vangelo, con Gesù che ne fornisce la spiegazione ai discepoli, che ne hanno fatto esplicita richiesta: "Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo. Il campo è il mondo. Il seme buono sono i figli del regno; la zizzania sono i figli del diavolo, e il nemico che l'ha seminata è il diavolo." Chi semina raccoglie, si usa dire e il raccolto dipende da ciò che si è seminato, con chi sempre volto al bene, cerca di farlo godere a tutte le persone che frequenta, come se seminasse u...

San Leonardo da Porto Maurizio

Oggi - 26 novembre 2024 - martedì della XXXIV settimana del tempo ordinario, la Chiesa ricorda, tra i vari santi e beati, San Leonardo, normalmente noto con la specificazione “da Porto Maurizio”, sacerdote. Paolo Girolamo, questi i suoi nomi di battesimo, nacque il 20 dicembre 1676 nella cittadina rivierasca di Porto Maurizio, nel nord della Liguria, territorio della “Serenissima” Repubblica di Genova (oggi Imperia, capoluogo di provincia della Regione Liguria). Era figlio del ricco armatore e capitano della marina mercantile Domenico Casanova e di Anna Maria Benza, entrambi buoni e pii. La madre morì quando egli aveva appena due anni e fu il padre - risposatosi dopo qualche anno - a dargli con l’esempio e la parola quelle basi educative e religiose alle quali ispirò tutta la sua vita. Crebbe frequentando assiduamente la propria parrocchia, in particolare devoto alla Passione di Cristo, grazie a un progetto di Via Crucis parrocchiale che lo conquisterà profondamente. Nel 1688, dodicenn...

Pe Ssanta Catarina, o acqua o neve o bbrina

Il 25 novembre, giorno di S.Caterina, si prevede o pioggia o neve o brina. Da I proverbi napoletani a cura di Gianni Polverino, Presidente presso Napoli Centro Storico. Proverbi e Tradizioni Evoca il proverbio la celebrazione della Santa alla quale il giorno è dedicato, Santa Caterina d'Alessandria, come martire commemorata e ritenuta una dei quattordici Santi ausiliatori e anche patrona dello "studio dei legisti" (la moderna Giurisprudenza) dell'Università di Padova e dell'Università di Siena. È inoltre la patrona dei cavalieri italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta, con la sua festa dedicata ai giovani. Il giorno alla Santa dedicato è tra i primi dell'inizio dell'inverno e le perturbazioni più comuni si alternano tra pioggia, oppure neve, se non brina, secondo i luoghi che, dal mare ai monti, il clima rende differenti. Con i proverbi che il clima in cui si trova il giorno, ha fatto sorgere nel tempo, così che a Santa Caterina, con i...

Santa Caterina d’Alessandria

Oggi - 25 novembre 2024 - lunedì della XXXIV settimana del tempo ordinario, la Chiesa celebra la memoria facoltativa di Santa Caterina d’Alessandria, vergine e martire. Di Aikaterine o Catharina (Caterina), questi i suoi nomi rispettivamente in greco (traslitterato nel nostro alfabeto) e latino, si hanno poche e non sempre sicure informazioni. Queste provengono per lo più da un passio greco risalente alla seconda metà del X secolo, posteriore più di seicento anni dalla vita della Santa e caratterizzato da accrescimenti e omissioni, come mostra il gran numero di versioni conservatesi nella tradizione latina, a partire dall’XI secolo. Si ritiene che Caterina sia nata tra la fine del III e l’inizio del IV secolo, forse verso il 287, ad Alessandria d’Egitto, grande metropoli portuale multiculturale sulla costa mediterranea della Provincia Romana dell’Egitto (oggi nella repubblica omonima dell’Africa settentrionale). Nelle sue linee essenziali, la tradizione costituitasi intorno all’origina...

‘A ciuccevéttola, biàto addó se posa e mmaro addó canta

La civetta sembra porti bene nei luoghi dove si posa e male in quelli dove canta. Da I proverbi napoletani a cura di Gianni Polverino, Presidente presso Napoli Centro Storico. Proverbi e Tradizioni Nella simbologia in cui molti animali sono annoverati nel rappresentare sentimenti e manifestazioni umane, con proiezioni di pregi, di difetti e di superstizioni verso creature che ne sono del tutto immeritevoli, non poteva mancare la civetta, che con il suo stridulo squittio, fa accapponare la pelle ai superstiziosi. Un uccello il cui nome scientifico effettivo è Athene noctua, uccello rapace della famiglia degli Strigidae che, insieme ad altri suoi simili, è definito appunto notturno per antonomasia, anche se può essere attiva anche nel tardo pomeriggio, o di prima mattina, ma che resta molto vigile anche nel resto della giornata. Un animale che si accompagna, per le sue abitudini, al gufo, all'assiolo, all'allocco e al barbagianni, partecipando alla rassegna delle interpretazioni ...