Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da luglio, 2024

Sant’Ignazio di Loyola

Oggi - 31 luglio 2024 - mercoledì della XVII settimana del Tempo Ordinario, la Chiesa celebra la memoria obbligatoria di Sant’Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù. Iñigo, questo il suo nome di battesimo tipicamente ed esclusivamente spagnolo, nacque in data imprecisata del 1491, nel castello di famiglia sito ad Azpeitia, nella provincia basca di Guipúzcoa appartenente al Regno di Spagna. Ultimo dei tredici figli della famiglia aristocratica López de Loyola, legata da lontani rapporti parentali con la casa reale di Spagna, crebbe in un ambiente improntato ai valori cortesi e alle ambizioni di potere e affermazione. Nel 1506, rimasto orfano di entrambi i genitori, si trasferì nella città di Arévalo, nella vicina regione della Castiglia, al seguito del ministro delle finanze del re di Spagna Fernando II d’Aragona, detto “il Cattolico” (1452-1516), alto funzionario di cui era probabilmente parente, il quale gli impartì una buona educazione “cavalleresca” più che religiosa, ...
Truono, truono vattenne arrassa,chesta è ’a casa ’e Santu Gnazio. Invocazione al santo di Antiochia, accompagnato da un campanellino, per allontanare lampi e tuoni. *arrassa = ind. pres. 3 pers. sing. del verbo arrassà: scostare, allontanare, farsi in là. Da I proverbi napoletani a cura di Gianni Polverino, Presidente presso Napoli Centro Storico. Proverbi e Tradizioni Home page    ARGOMENTI
Truono, truono vattenne arrassa,chesta è ’a casa ’e Santu Gnazio. Invocazione al santo di Antiochia, accompagnato da un campanellino, per allontanare lampi e tuoni. *arrassa = ind. pres. 3 pers. sing. del verbo arrassà: scostare, allontanare, farsi in là. Da I proverbi napoletani a cura di Gianni Polverino, Presidente presso Napoli Centro Storico. Proverbi e Tradizioni Home page    ARGOMENTI

San Pietro “Crisologo”

Oggi - 30 luglio 2024 - martedì della XVII settimana del Tempo Ordinario, la Chiesa celebra la memoria facoltativa di San Pietro “Crisologo”, vescovo e dottore della Chiesa. Il termine “Crisologo” proviene dall’unione di due parole greche [“chrisòs” (oro) e “lògos” (parola), nella loro traslitterazione in alfabeto latino], col significato di “parola (o, per estensione, “bocca”) d’oro”, quindi “dalla parola d’oro”, riferito alla raffinata eloquenza di Pietro. Di Petrus (Pietro), questo il suo nome in latino, si hanno pochissime notizie, provenienti per lo più dal “Liber pontificalis Ecclesiae ravennatis” (Libro pontificale della Chiesa ravennate) del presbitero e storico di Ravenna (oggi capoluogo dell’omonima provincia della regione Emilia-Romagna) Andrea Agnello, detto per l’appunto Agnello “Ravennate” o “di Ravenna” (800 circa-850 circa), scritto però attorno all'anno 840, ben quattro secoli dopo la vita di Pietro, meritorio pertanto solo di una limitata attendibilità. In base al...

So’ ttutte maste, ncopp’ ê sbaglie ’e ll’ate

So’ ttutte maste, ncopp’ ê sbaglie ’e ll’ate. Sono tutti maestri, sugli errori degli altri. Da I proverbi napoletani a cura di Gianni Polverino, Presidente presso Napoli Centro Storico. Proverbi e Tradizioni Home page    ARGOMENTI
So’ ttutte maste, ncopp’ ê sbaglie ’e ll’ate. Sono tutti maestri, sugli errori degli altri. Da I proverbi napoletani a cura di Gianni Polverino, Presidente presso Napoli Centro Storico. Proverbi e Tradizioni Home page    ARGOMENTI

Santi Marta, Maria e Lazzaro

  Oggi - 29 luglio 2024 - lunedì della XVII settimana del Tempo Ordinario, la Chiesa celebra la memoria obbligatoria dei Santi Marta, Maria e Lazzaro, amici del Signore. Con decreto datato 26 gennaio 2021, su decisione di papa Francesco, la Congregazione del Culto Divino e della Disciplina dei Sacramenti ha disposto che il 29 luglio figuri nel Calendario Romano Generale la memoria obbligatoria dei Santi Marta, Maria e Lazzaro, estendendo la memoria di Santa Marta (che già figurava in questo giorno) anche ai suoi due fratelli Maria e Lazzaro. Ciò in considerazione della “importante testimonianza evangelica offerta dai tre fratelli carnali nell’ospitare in casa il Signore Gesù, nel prestargli ascolto cordiale, nel credere che egli sia la risurrezione e la vita”. In precedenza - come detto...

’A ggioja cchiú ggrossa è cchella ca nun t’aspiette

’A ggioja cchiú ggrossa è cchella ca nun t’aspiette. La gioia più grande è quella che non era attesa. Da I proverbi napoletani a cura di Gianni Polverino, Presidente presso Napoli Centro Storico. Proverbi e Tradizioni Home page    ARGOMENTI

Santi Nazario e Celso, martiri

Oggi - 28 luglio 2024 - XVII domenica del Tempo Ordinario, Pasqua settimanale che ha la precedenza sulle altre celebrazioni, la Chiesa ricorda, tra i vari altri, i Santi Nazario e Celso, martiri. Nazarius (Nazario) e Celsius (Celso), questi i loro nomi in latino, appartengono alla vasta schiera di martiri dei primi secoli del cristianesimo, dove spesso tardivi passio sopperiscono alle scarse e incerte notizie storiche sugli stessi. I pochi dati su Nazario e Celso, infatti, provengono per lo più dal diacono Paolino, detto “di Milano” (370-428 circa), attraverso la sua opera biografica sul vescovo e dottore della Chiesa Sant’Ambrogio (340 circa-397), nella quale racconta del ritrovamento delle tombe dei due martiri, a seguito di scavi negli orti fuori delle mura milanesi, disposti da Ambrogio nel 395. Nel corso di questi lavori, fu scoperto e aperto dapprima il sepolcro di Nazario, nel quale il corpo del martire apparve impregnato di sangue ancora fresco, come se fosse sta...

Fà ’a visita ’e Sant’Alisabetta

Fà ’a visita ’e Sant’Alisabetta Modo scherzoso rivolto a chi fa una visita molto lunga, come quella che, secondo le Sacre Scritture, fece la Madonna alla cugina Santa Elisabetta e che sarebbe durata tre mesi. Da I proverbi napoletani a cura di Gianni Polverino, Presidente presso Napoli Centro Storico. Proverbi e Tradizioni Home page    ARGOMENTI  

San Pantaleone

Oggi - 27 luglio 2024 - sabato della XVI settimana del Tempo Ordinario, la Chiesa ricorda, tra i vari santi e beati, San Pantaleone (o Pantaleo), medico e martire, noto anche con la specificazione “di Nicomedia” che ne indica la città di provenienza. Di Pantaleon (Pantaleone), questo il suo nome sia in latino che in greco traslitterato nel nostro alfabeto, si conosce quanto è contenuto nel suo passio, a lui di poco successivo, giuntoci in greco, armeno, georgiano, copto e arabo. Egli godette fin dall'antichità di un vasto culto, sviluppatosi prima in oriente e nell’Africa cristiana, poi in occidente. Nacque verosimilmente nella seconda metà del 200, a Nicomedia, nella Provincia Romana di Bitinia, nella parte nord-occidentale dell’Anatolia fronteggiante lo stretto del Bosforo (oggi nella Tur...

A ’a bbella figlióla nun manca ’nnammurato

A ’a bbella figlióla nun manca ’nnammurato. Le belle donne hanno sempre un innamorato. Da I proverbi napoletani a cura di Gianni Polverino, Presidente presso Napoli Centro Storico. Proverbi e Tradizioni Home page    ARGOMENTI

Si chiove a Sant’Anna ll ’acqua addeventa manna

Si chiove a Sant’Anna ll ’acqua addeventa manna. Nel periodo di luglio la terra soffre di eccessiva aridità e la pioggia a Sant'Anna fa bene ai campi. Da I proverbi napoletani a cura di Gianni Polverino, Presidente presso Napoli Centro Storico. Proverbi e Tradizioni Ci rammenta, il proverbio, quanto la pioggia sia desiderata a Luglio, dagli agricoltori, per come contribuisce alla fertilità dei campi e alle colture degli ortaggi vari, come ci confermano i detti che di seguito leggiamo: "Presto la pioggia suol venire a noia, ma in Luglio è un ricco dono e apporta gioia." a cui fa compagnia: "Se piove tra luglio e agosto, piove miele, olio e mosto." Anche se alcune aspirazioni sono contrastanti, come ci riporta il detto: "San Giacomo (25 luglio) con i tetti bagnati, del vin siamo privati", perché il bisogno d'acqua, per la coltivazione della vite, è diverso da quello delle coltivazioni di altre piante e un altro adagio si presta a confermarlo: ...

Santi Gioacchino e Anna

Oggi - 26 luglio 2024 - venerdì della XVI settimana del Tempo Ordinario, la Chiesa celebra la memoria obbligatoria dei Santi Gioacchino e Anna, genitori della Beata Vergine Maria. Di Yehoyakhin o Yehoyakime (Gioacchino) e Hannah (Anna), questi i loro nomi nella traslitterazione in alfabeto latino dalla natia lingua ebraica, non si possiedono notizie certe. Infatti, di queste due importanti figure della storia della salvezza, non v’è alcuna traccia nei Vangeli canonici (secondo Matteo, Marco, Luca e Giovanni) e le notizie giunteci sono ricavate dalla tradizione e da testi apocrifi come il “Vangelo dello Pseudo-Matteo” e il “Protovangelo di Giacomo”. Dei due tratta ampiamente proprio quest’ultimo testo, noto anche come “Vangelo dell'Infanzia di Giacomo” o semplicemente come “Vangelo di Giacomo”, scritto apocrifo del II se...

Fernuto nu guajo, n’accummencia n’ato

Fernuto nu guajo, n’accummencia n’ato. Finito un guaio ne incomincia un altro. I guai e le disgrazie non si presentano mai da soli. Da I proverbi napoletani a cura di Gianni Polverino, Presidente presso Napoli Centro Storico. Proverbi e Tradizioni Il proverbio sottolinea la triste realtà di quando si entra in una spirale negativa, dalla quale è difficile sottrarsi, o venirne fuori, per i problemi che sembrano sommarsi. Nulla calamitas sola, già dicevano gli antichi e ribadisce il detto che le disgrazie sono come gli starnuti, che poche volte vengono da soli. Riguardo all'ineluttabilità di certe sventure, ben scrisse al riguardo Miguel de Cervantes: "Le disgrazie cercano e trovano il disgraziato anche se si nasconde nell’angolo più remoto della terra." Anche se non è detto che è sempre il disgraziato a essere cercato, come succedeva al protagonista del suo romanzo Don chisciotte, che le sciagure riusciva a procurarsele, combattendo contro i mulini a vento. Perché n...

San Giacomo il maggiore

Oggi 25 luglio 2024, giovedì della 16ª settimana del tempo ordinario, la chiesa celebra la festa di San Giacomo il maggiore, apostolo. Giacomo, fratello dell’apostolo Giovanni, è detto “Maggiore” per distinguerlo dall’apostolo omonimo, Giacomo di Alfeo. La sua vita cambia radicalmente quando accoglie l’invito di Gesù a diventare “pescatore di uomini”. Andando oltre - si legge nel Vangelo secondo Matteo – Gesù “vide altri due fratelli, Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello, che nella barca insieme con Zebedeo, loro padre, riassettavano le reti. Ed essi subito, lasciata la barca e il padre, lo seguirono”. Di carattere impetuoso, lui e suo fratello sono chiamati da Gesù stesso con l’appellativo di “boanergés” (figli del tuono). Giacomo è testimone della gloria di Gesù, dell’evento della Trasfigurazione: “Gesù – scrive l’evangelista Matteo - prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello, e li condusse sopra un alto monte, in disparte. E fu trasfigurato davanti a ...