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Visualizzazione dei post da ottobre, 2021

Grazie, preferisco semplicemente vivere.

Confidare a me stesso: Grazie, preferisco semplicemente vivere, perché m'è caro il vissuto veritiero. Un giorno come un altro, nel chiedermi che cosa temerò. ed ecco che tutt'altro mi sento dire che oggi troverò, da un alter ego che s'è tanto stufato sia di me che delle mie nevrosi e si ribella al vegetare rattristato e libero vuol esser da narcosi sempiterne e aliene dal benessere, per il piacere accattivante del malessere. Quell'altro me che a ben altro aspira, lungi da me e da quello che m'attira. Non mi resta che pacificarmi con l'unico saggio che conosco per il giusto desiderio d'accettarmi trattenendomi da un'ira immotivata per il suo agir ch'è tutto ma non losco. Oggi ho dimenticato di chiedermi di cosa avrò paura in tutt'altro impegno dedicato col mio novello sé nell'avventura di scoprire chi non sono stato al fine d'un vissuto veritiero ed importante e 'l resto spazzatura. Per incominciar non è mai tardi per liberar l'inc

Il mutamento

  Tutto cambia e si trasforma e l'amor non è da meno, il vissuto non ritorna, fugge il tempo in un baleno. Ogni istante del presente già diventa del passato e il futuro immantinente si trasforma nel vissuto che la vita ha attraversato, diventando un accaduto che mai più ritornerà. Tutto cambia e si trasforma, anche noi non siam da meno, il passato non ritorna, non possiamo farne a meno ed il tempo travolgente bene o male abbandonato, pur desiato nella mente che si assomma al ricordato, che s'attenua acconsenziente, diventando un adempiuto che mai più si proporrà. rm Home page    ARGOMENTI

Festina lente (Affrettati lentamente)

Un antico ossimoro, così definito per i due termini componenti l’espressione che si contraddicono a vicenda, così che "affrettati con lentezza" appare un paradosso. Sembra che il primo che ne fece il proprio motto, fosse Augusto, come riporta Svetonio, nel secondo libro delle Vite dei Cesari, dove riporta come l'imperatore ritenesse che per un buon generale niente fosse meno indicato della fretta e della temerarietà. Per nulla un nonsenso burlesco, quanto monito della saggezza antica e quindi un'esortazione più che valida in una società come la nostra, dove la fretta impera. Procedi piano e lascia che la gente corra, tanti ci riescono così bene, che ogni tanto senti parlare di qualcuno che si è così affrettato, che ha lasciato il mondo molto prima del dovuto. Procedi piano e gustati il momento, attimo per attimo, al punto da sembrarti che il tempo si è fermato. Più allungherai tali momenti e più ti riapproprierai della consapevolezza di rappresentare un essere che no

Ogni volta che ci è possibile, concediamoci una pausa di eternità.

Una moneta ha due facce e non esiste una senza l'altra. Impariamo ad osservare la vita e la morte senza che una delle due abbia più importanza dell'altra, due aspetti della stessa realtà, senza che l'esistenza del nostro essere sia determinata da una soluzione di continuità. Impariamo a vivere nell'eternità, godendo della serenità che produce tale esercizio e il tempo perderà qualsiasi dimensione che eravamo abituati a dargli. Sediamoci nel modo più confortevole che conosciamo ed iniziamo il viaggio più appassionante che possiamo percorrere con la nostra mente, immergendoci con la meditazione in un inebriante vuoto, che faccia svanire qualsiasi pensiero del nostro sé raziocinante, immaginandoci avvolti da una nuvola d'un viola sfumato, quasi rosa, denso di una gioiosa spiritualità. rm Home page    ARGOMENTI  

211026 - Impariamo a gestire la nostra autonomia mentale

#TCNCH - 211026 Impariamo a gestire la nostra autonomia mentale nei riguardi delle persone negative. Riuscire a tener lontane le persone negative, ci risolve un inconveniente temporaneo, ma non il problema di essere incapaci, non solo a sopportarle, ma ancora di più a renderci mentalmente invulnerabili alla loro influenza. Se ci capita di provare un'istintiva irritazione (se non addirittura repulsione) verso persone che si comportano in modo discutibile e indisponente verso di noi, con prepotenza, prevaricazione, continue critiche, molestie (il cosiddetto mobbing, caro agli italiano-deficienti) ed altre manifestazioni fastidiose, tendiamo, com'è naturale, a considerare tali persone la principale causa della nostra afflizione. Esseri che possiamo ritrovarci in famiglia, nel vicinato o nel lavoro, che ci è impossibile evitare, che se poi fosse possibile, non ci risolverebbe il problema a monte, quello costituito da noi. Per quanto possiamo essere giustificati nell

Oi dialogoi - 2

  (S)considerazioni a braccio da un tema iniziale verso percorsi fuori del seminato. 13/01/2019  Carmine Barretta   Buongiorno a tutti. PENSIERO DELLA DOMENICA. 'Na vòta â dummeneca pe dint'ê viche se senteva ll'addore d''o rraù. Mo manco se cucina...se va ô ristorante. Che bbrutti tiempe. M I piccoli rituali della semplicità di altri tempi. Risibili ai più, al giorno d'oggi. Per i ragazzi, già alzarsi più tardi significava festa e tutti insieme a fare colazione, magari con un semplice caffellatte, se c'era il caffè e, in qualche caso, pure il latte. E tutti intruppati a messa e poi la passeggiata ed i saluti. Da una certa bottega si usciva, chi poteva, con un pacchetto che faceva pregustare ai ragazzini la futura pastarella a fine pranzo domenicale. Quel pranzo che quel giorno, chi poteva, lo preparava con i cibi buoni che non si mangiavano tutti i giorni. Quant'era bella la domenica! B Me l'ha fatta gustare quella domenica. Ho sentito perfino il

Saper convivere con noi stessi

  Impariamo il miglior modo di saper convivere con noi stessi. C'è chi confonde l'amore col desiderio di possesso e col godimento delle attenzioni della persona che si è convinti d'amare e non come il desiderio del massimo benessere della persona che si ama, anche se essa non ha voglia di alcun legame e le sue attenzioni le dedica a qualcun altro. Così si confonde l'amore verso sé stessi con l'egocentrismo e la presunzione di pretendere di essere al centro dell'attenzione di chi frequentiamo. Sarebbe il caso, ancora prima dell'amore, di cercare la pace con noi stessi, osservandoci come faremmo con una persona che ci è cara e della quale accettiamo i difetti resi pressoché nulli dalle sue qualità. Chi, è sempre scontento delle poche attenzioni che riceve e se la prende continuamente col prossimo, non è in pace con sé stesso e tanto meno capace di provare la gioia di vivere, accettandosi per come è. Impariamo ad apprezzare la persona più importan