Passa ai contenuti principali

Post

Diversamente giovani. Perché?

Diversamente giovani. Perché?

"DIVERSAMENTE GIOVANI E SEMPRE PROTAGONISTI". Perché? Perché è così che desidero che siate insieme a me. Ad onta di usanze, costumi, modelli e pregiudizi che relegano gli anziani ai margini della società, a differenza di tempi purtroppo dimenticati, nei quali l'anzianità rappresentava la saggezza del vissuto e dell'esperienza e gli anziani erano rispettati e seguiti come maestri, così desidero e auguro di tutto cuore a Voi e a me di continuare ad essere protagonisti della propria vita, affrontandola con grinta e determinazione, nella battaglia sempre più cruenta che affronteremo sempre, giorno per giorno, con il piacere che ci dà il combattere senza aspettarsi nulla se non, appunto, il piacere del combattimento. Mai arresi, mai domati, ma SEMPRE PROTAGONISTI DELLA NOSTRA VITA. Questo Vi auguro e mi auguro di tutto cuore. rm HOME PAGE    ARGOMENTI
Post recenti

Senza denare nun se càntano messe!

Senza denare nun se càntano messe! Il vil danaro è necessario per tutto anche per le funzioni religiose. Da I proverbi napoletani a cura di Gianni Polverino, Presidente presso Napoli Centro Storico. Proverbi e Tradizioni È messo in risalto, dal proverbio, il catalizzatore d'eccellenza dell'economia, che è bene primario in qualsiasi sua manifestazione e non solo, ma anche in un ambiente, come quello religioso, nel quale non dovrebbe avere tanto peso, ma tutto ha un prezzo a questo mondo e anche i religiosi d'eccellenza, che non solo osservano, ma presiedono alla fede, hanno bisogno di un sostentamento, sia per vivere, che per le funzioni a cui presiedono, grazie al denaro ottenuto con le offerte dei fedeli, che, in alcuni casi favorisce fastose nonché costose cerimonie per onorare i santi celebrati. C'è da dire al riguardo che come chiunque vive dei proventi del lavoro, anche a preti e suore è riconosciuto uno stipendio, mentre ne sono esentati gli ordini mon...

Santa Giovanna Francesca de Chantal

Oggi - 12 agosto 2024 - lunedì della XIX settimana del tempo ordinario, la Chiesa celebra la memoria facoltativa di Santa Giovanna Francesca de Chantal, religiosa. Jeanne-Françoise (Giovanna Francesca), questi i suoi nomi nella natia lingua francese, nacque nel 1572, verosimilmente tra il 23 e il 28 gennaio, a Digione, nella parte nord-orientale del Regno di Francia (oggi nella regione Borgogna, nel nord-est della Francia). Appartenente alla nobile casata Frémyot, era figlia del presidente del parlamento della Borgogna, vivendo in quella regione nel castello di Bourbilly (oggi nel paese di Semur-en-Auxois), con il marito barone di Chantal, che le diede il titolo di baronessa. Il suo matrimonio, celebrato nel 1592 circa, si rivelò felice e fu arricchito dalla nascita di sei figli, fino a quando un incidente di caccia le tolse il marito nel 1604, quando aveva solo ventotto anni, portandola sull'orlo della disperazione. La salvò la consapevolezza di dover crescere i fig...

’A mal’èvera subbeto cresce!

’A mal’èvera subbeto cresce! La malerba subito cresce. L'erba cattiva infesta orti e prati velocemente, così il male nel mondo. Da I proverbi napoletani a cura di Gianni Polverino, Presidente presso Napoli Centro Storico. Proverbi e Tradizioni Con una metafora rappresentata dalle erbe infestanti, che sono definite anche malerbe, contro le quali combatte l'agricoltore, per preservarne i prodotti coltivati, si raffigura tutto il male che è nel mondo, che sia prodotto da fatti o da persone. All'agricoltore piacerebbe tanto che le messi, i frutti e gli ortaggi che coltiva, crescessero con la stessa facilità delle malerbe, senza lavori di scerbatura e diserbanti, ma purtroppo è il contrario che succede, come il male nel mondo che, rispetto al bene, è spesso più facile che sorga. Riguardo ai malvagi che infestano qualsiasi comunità, fa eco il detto: L'erba cattiva non muore mai, mentre a essere calpestata è quella buona, perché a farne le spese sono le persone ret...

Santa Chiara d’Assisi

Oggi - 11 agosto 2024 - XIX domenica del Tempo Ordinario, Pasqua settimanale che ha la precedenza sulle altre celebrazioni, la Chiesa ricorda Santa Chiara, comunemente nota con la specificazione “d’Assisi”, vergine. Chiara nacque nel 1193 o 1194 ad Assisi, nel centro della Penisola Italiana appartenente al Sacro Romano Impero, quando era per suo conto governata da un duca tedesco, prima che si ribellasse nel 1198, instaurando un libero comune (oggi in provincia di Perugia, regione Umbria). La sua famiglia d’origine era una delle più nobili e facoltose della città, composta dal padre, conte Favarone di Offreduccio degli Scifi (o degli Offreducci degli Scifi) e dalla pia madre Ortolana Fiumi. Era la primogenita e aveva tre sorelle, Penenda, Caterina e Beatrice. Il genitore morì quando ...

Il merlo

Da qualche giorno, in ore antelucane, il merlo (sempre lo stesso?) mi annuncia il levarsi del giorno e che la primavera si avvicina. Quando uscivo per andare al lavoro, sembrava che mi invitasse a restare, col suo canto, per attendere insieme l'alba, che con i primi bagliori si annunciava, rendendomi difficile l'andarmene e non sentire più il suo elaborato fischio melodioso. A casa da mia moglie, raccoglievano qualsiasi bestiolina in difficoltà, merli, passeri, rondini che mia suocera imboccava ogni giorno, con una pazienza che mi meravigliava. Le rondini si cibano degli insetti che catturano durante il volo e se non possono volare e non vengono imboccate, muoiono di fame. Un merlo e una passerotta ci seguirono nella nostra prima casa. Al merlo, che avevo chiamato Joe Condor, ero riuscito a far fischiare le prime note di "La donna è mobile". Era versatile, nel suo fischiante repertorio, rifaceva il miagolio dei gatti e il rumore delle serrande, quando divagava dalle m...

San Lurenzo gran calura, tarde arriva e ppoco dura

San Lurenzo gran calura, tarde arriva e ppoco dura. San Lorenzo gran calura, tardi arriva e poco dura. San Lorenzo (10 agosto) è tradizionalmente uno dei giorni più caldi dell'anno. Da I proverbi napoletani a cura di Gianni Polverino, Presidente presso Napoli Centro Storico. Proverbi e Tradizioni Il proverbio che rammenta il Santo celebrato in questo giorno, ricorda come in tale periodo il caldo può essere accentuato, sempre sperando che il tempo si adegui a quanto il detto afferma, sulla la poca durata del calore estivo, speranza che spesso è delusa nel momento attuale. Il nome del Santo ci ricorda una poesia del Pascoli famosa, con la rondine che al nido non tornò, parafrasi della tragedia che gravò sulla famiglia del poeta, per la perdita del padre, che dette luogo alla Cavalla storna, che portava colui che non ritorna. Data famosa per l'incontro che la terra fa con uno sciame di meteoriti, chiamate Perseidi, non altro che detriti lasciati dalla cometa Swift-Tutt...

San Lorenzo, diacono e martire

Oggi - 10 agosto 2024 - sabato della XVIII settimana del tempo ordinario, la Chiesa celebra la festa di San Lorenzo, diacono e martire. Le notizie su Laurentius (Lorenzo), questo il suo nome in latino, sono scarse. Nacque probabilmente tra il 225 e il 258 a Osca, piccolo centro alle falde dei Pirenei, nella provincia romana dell’Hispania Tarraconensis (oggi Huesca nella regione dell’Aragona, Spagna). Ancora ragazzo fu inviato nella vicina città romana di Caesaraugusta (oggi Saragozza), per completarvi gli studi umanistici e teologici in una delle più autorevoli scuole. Qui avrebbe stretto amicizia con uno dei suoi istitutori, il futuro papa e santo Sisto II (dal 257 al 258), uno dei maestri più conosciuti e apprezzati dell’istituto e persona in vista nella locale comunità cristiana. In questo periodo, Lorenzo ebbe modo di avvicinarsi sempre più al cristianesimo e, giunto al termine del proprio ciclo di studi, decise di seguire lo stimato maestro e partì con lui per Roma,...