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A cchi furtuna tene, pure si dorme lle chiove ’o bbene

A cchi furtuna tene, pure si dorme lle chiove ’o bbene.
La persona fortunata nella vita, anche se dorme la sorte gli sorriderà sempre.
Da I proverbi napoletani a cura di Gianni Polverino, Presidente presso Napoli Centro Storico. Proverbi e Tradizioni
Ci presenta il proverbio il tipo di persona che si dice baciata dalla sorte, perché qualsiasi cosa le succeda, casca sempre in piedi e né deve sforzarsi per saper cogliere le occasioni fortunate, perché ci pensano loro a presentarsi.
Fortuna era la dea romana del destino e della buona sorte. A volte viene raffigurata con una ruota il cui girare completamente casuale ha dato il nome a "la ruota della fortuna", simbolo di imprevedibilità del destino.
La Dea Bendata non guarda in faccia a nessuno, va dritta per la sua strada vuotando il sacco dei doni un po’ a destra, un po’ a manca. Non c’è un disegno ben preciso, tuttavia ci ostiniamo ad interpretare i tarocchi e ad interpellare le stelle per sapere se saremo fortunati al gioco o in amore.
Si dice che la fortuna è cieca e quando lo è meno, magari bussa una sola volta, mentre la sfiga, non solo ha gli occhi d'aquila, ma anche tanta pazienza, ma succede anche, riguardo alla buona sorte, che c'è chi non fa caso alla propria, ma fa caso solo a quella degli altri.
Si usa anche dire, a tal riguardo, che è meglio nascere poveri e fortunati, che ricchi sotto una cattiva stella.
Chi trova un portafoglio pieno di denaro che fa suo, si ritiene fortunato, ma chi si impegna a rintracciare il proprietario per ridarglielo, ha una fortuna che non tutti hanno, quella di essere una persona onesta.
C'è chi gli eventi fortunati se li crea con l'impegno e la dedizione che fanno sì che la fortuna sorga quando la preparazione incontra l'opportunità, rispetto a chi si limita ad aspettare che la provvidenza gli caschi dal cielo, lamentandosi perché non gli succede e invidiando chi la prosperità se l'è saputa costruire coll'impegno nel lavoro.
Come al riguardo scrisse lo scrittore americano George Ross Kirkpatrick:
“La natura ha dato all'uomo due estremità: una su cui sedere e una con cui pensare. Fin da allora il successo o il fallimento dell'uomo sono dipesi da quella che ha usato di più.”
Come poi leggiamo in una frase che si attribuisce a Siddharta Gautama, definito il Buddha:
"Gli sciocchi aspettano il giorno fortunato. Ma ogni giorno è fortunato per chi sa darsi da fare."
Mentre Jean Cocteau sembra che appartenesse alla parte opposta, visto che scrisse:
"Certo che la fortuna esiste. Altrimenti come potremmo spiegare il successo degli altri?"
Ma certo è che spesso e volentieri, gli uomini che si lamentano costantemente della loro cattiva sorte, stanno solo raccogliendo le conseguenze della loro stessa negligenza, incuria, e imprevidenza, o mancanza di applicazione.
La fortuna più ovvia e alla quale si fa poco caso è quella di aver potuto raggiungere e anche oltrepassare la cosiddetta terza età, rispetto ai tanti a cui è stata negata, spazzati via da catastrofi, incidenti, guerre e malattie.
Una fortuna che merita di essere tenuta a mente e ringraziando il cielo, ogni giorno, fin che dura.
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