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Memento mori

Un'esortazione che mi fa pensare a quando don Juan Matus, il maestro di Castaneda, dice al suo allievo per spiegare chi è lui (don Juan) e quelli come lui, impegnati in un cammino di conoscenza: "noi, a differenza di coloro che vivono come se fossero immortali, viviamo sapendo che dovremo morire e ci comportiamo di conseguenza". Non mi ricordo le parole precise di un personaggio che era molto spiccio nelle sue spiegazioni.
Più che d'accordo sul tempo che occorre a lenire il dolore per la perdita di una persona cara, è un po' (se non del tutto) come piangere noi stessi per la perdita che abbiamo subito. Ma è anche un bel po' (Dall'Illuminismo?) che non siamo più abituati a concepire come più che naturale la cosa più certissima che c'è nella vita di ognuno: la cosiddetta morte. Come direbbe un personaggio che ci allieta su Facebook,: "e chest'è"' e sempre così sarà. MEMENTO MORI si mormora bussando all'alba in certi conventi, sembra che faccia bene alla salute, arrivano ad essere più che ottuagenarii che è una bellezza.
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Commenti

  1. Mi ricordo nel film "Non ci resta che piangere", quando un monaco che passava disse a Troisi: Ricordati che devi morire - e lui rispose :- Mo' me lo segno.
    Ecco, dopo questo post lo farò anch'io.

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