Passa ai contenuti principali

26 Marzo 2023 - Santi Emanuele, Sabino, Codrato e Teodosio


26 MARZO 2023 - SANTI EMANUELE, SABINO, CODRATO E TEODOSIO
Oggi - 26 marzo 2023 - V domenica del tempo di Quaresima, la Chiesa ricorda, tra i vari santi e beati, i santi Emanuele, Sabino, Codrato (o Quadrato) e Teodosio, martiri. Di Emmanuel (Emanuele), Sabinus (Sabino), Codratus o Quadratus (Codrato o Quadrato) e Theodosius (Teodosio), questi i loro nomi in latino, si conosce pochissimo. Il Martirologio Romano li ricorda congiuntamente, nella data odierna, specificando solo che furono martirizzati insieme in Anatolia (la penisola che corrisponde pressappoco all’odierna Turchia asiatica, all’epoca parte dell’Impero Romano). Ad eccezione delle poche notizie che seguono, non si conosce praticamente nulla sulle loro figure. I quattro, vissuti in Anatolia nel III secolo circa e uniti probabilmente da un vincolo di amicizia tra loro, facevano parte di un gruppo di circa quaranta cristiani, tutti originari di quell’area geografica, che furono arrestati in un periodo imprecisato a causa della loro fede, durante le persecuzioni contro i seguaci di Gesù. Furono tutti sottoposti a lusinghe, minacce e torture, affinché abbandonassero la loro fede e sacrificassero agli dei pagani, ma con l’aiuto di Dio restarono saldi nella fede. Uno dei “sinassari” bizantini (sintetica raccolta agiografica delle vite dei santi), narra come i quattro amici, spinti dall’esempio e dal coraggio dei numerosi cristiani al cui eroico martirio avevano assistito, si presentarono spontaneamente al governatore romano della loro provincia, dichiarandosi seguaci di Gesù. Furono così incarcerati, torturati e - giacché tutti rifiutarono di abiurare la fede e sacrificare agli dei - subirono infine la decapitazione. Un altro libro che li commemora distintamente, ognuno per proprio conto, racconta invece che Codrato (o Quadrato) era vescovo di una sede episcopale orientale imprecisata (che dovrebbe ragionevolmente essersi trovata in Anatolia), in un periodo non accertato (che s’identificherebbe nel III secolo). In tale diocesi, durante una persecuzione contro i cristiani, fu esautorato dai pagani e minacciato di morte se avesse continuato il suo ministero. Egli però non li ascoltò e continuò come prima a esercitare il suo apostolato, evangelizzando, battezzando, visitando i prigionieri e assistendo i fedeli, fino a che non fu arrestato e, primo fra tutti, torturato, condannato a morte e decapitato. Emanuele, Sabino e Teodosio non tollerarono tale violenza immotivata e, pur sapendo di andare incontro a sicura morte, si schierarono con il loro vescovo e si presentarono al governatore per difenderlo, professandosi anch’essi cristiani. Così essi stessi, come già detto, subirono il martirio in data imprecisata del III secolo.
Roberto Moggi
Home page
  ARGOMENTI

Commenti

Post popolari in questo blog

4 Ottobre 2023 - San Francesco d’Assisi

4 OTTOBRE 2023 - SAN FRANCESCO D' ASSISI Oggi - 4 ottobre 2023 - mercoledì della XXVI settimana del tempo ordinario, la Chiesa celebra la festa di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia. Giovanni, questo il suo nome di battesimo, nacque nel 1181 o 1182 nel libero comune di Assisi (oggi in provincia di Perugia, regione Umbria, al centro circa della Penisola Italiana), da Pietro Bernardone o Di Bernardone (casato cui alcuni studiosi aggiungono “Dei Moriconi”) e da madonna Pica, insigniti dei rispettivi titoli onorifici di “messere” e madonna” quali rappresentanti della borghesia emergente della città. Il padre, che grazie al commercio di stoffe e tessuti con la Francia aveva raggiunto prestigio e ricchezza, cominciò subito a chiamarlo con l’allora insolito soprannome di Francesco, proprio con riferimento al paese d’oltralpe commerciando col quale aveva fatto fortuna, che divenne il suo appellativo abituale [FF (“Fonti Francescane”) 1395]. Le Fonti e le varie agiografie non pa

Il vero viaggiatore non conosce la sua meta

Il vero viaggiatore non conosce la sua meta, perché il suo scopo non è arrivare Lao Tsu Il viaggio della vita, senza prefiggersi mete e né desiderare alcun arrivo, semplicemente godendo di tutte le trasformazioni del qui e adesso, coscienti che la mutazione è sempre in atto, sconvolgendo l'esistenza di chi si aggrappa a certezze, tanto desiderate perché rassicuranti, ma purtroppo sempre deludenti. Il traguardo della vita non è altro che un continuo cambiamento in atto, che sarà adeguato a quello che è realizzato nel percorso e che è da conseguire specialmente da chi teme la fine della vita, affinché realizzi che l'eternità dell'esistenza è al di là di qualsiasi soluzione di continuità, immaginata da chi vive una vita materiale, al di fuori di un minimo di spiritualità. Nella società in cui viviamo, ci infarciscono di cognizioni, ma non ci insegnano a imparare a vivere, affinché fin dalla prima giovinezza riusciamo a realizzare che la vita sulla terra non è che la preparazio

190830 - Liberi dalle aspettative

  TCNCH - 190830 I pensieri di una persona qualunque consapevole di esserlo specialmente rispetto al prossimo.   Non aspettarti dagli altri quello che tu faresti al loro posto. Non sei il metro del mondo   È possibile che siamo convinti di esprimerci con l'atteggiamento e le parole giuste verso gli altri e di non riceverne sempre il riscontro che riteniamo adeguato, ma spesso tendiamo a confondere quella che riteniamo sia la nostra sensibilità con le aspettative che consideriamo doverose da parte del prossimo verso di noi. Quindi, in tali casi, non si tratta tanto di sensibilità, quanto di un atteggiamento egoistico che pretende quello che ritiene dovuto in certe relazioni, che siano di parentela, di amicizia o altro. Cerchiamo di avere meno aspettative possibili dalla vita, dai doveri di famiglia, dal lavoro, dal prossimo e da qualsiasi altra cosa. Impariamo ad agire senza aspettarci ringraziamenti, encomi e riconoscenze. Se ci riusciremo, potremmo scoprire di esserci