Passa ai contenuti principali

Beato te

Conoscete qualcuno che indulge in questa locuzione? A me ne sono capitati più di uno.
Stai a parlare del più e del meno con una persona, magari descrivendogli come vivi ed il tuo atteggiamento verso la vita ed a un certo punto ti senti dire "beato te".
Preso dal discorso, nemmeno ci stai a fare tanto caso, ma dopo che ti sei congedato dall'interlocutore, ti riviene in mente quel "beato te" ed il confronto di come ti appare la vita di quella persona rispetto a quella che conduci tu.
Il meschinello che sembra invidiarti, ha una casa che tu non riesci a immaginare di possedere nemmeno se ti fai una canna, un'automobile che ti ci vorrebbe un mutuo per acquistarla, conduce un tipo di vita che tu ti puoi giusto permetterti di sognare ad occhi aperti, con la depressione che può conseguirne.
E ti piglia una certa irritazione su quelle due parole che ti sei sentito dire, chiedendoti quale significato gli abbia dato chi le ha pronunciate.
Un modo per consolarti, farti un complimento a modo suo o per prenderti in giro?
O un semplice intercalare abitudinario, uno di quei tic verbali che c'entrano poco con quello che si dice e ripetuti senza alcun senso?
Tipo quello che comincia una qualsiasi frase con "E... niente..." affermando poi esattamente il contrario di quella negazione, oppure "E' vero..." o "Ecco..." ripetute a raffica ogni cinque o dieci parole.
Poi, dopo aver addirittura pensato che fosse un modo per portarti sfiga, con i toccamenti di prammatica, ed essere riuscito ad riacquistare una certa serenità, ti può venire in mente che quelle due parole siano state pronunciate con spontaneità da una persona che ha tutto in confronto a te, ma che non possiede la dote che hai tu, quella di riuscire a godersi la vita col poco che si ha, non solo facendoselo bastare, ma addirittura facendolo aumentare come se fosse molto di più.
Quindi dall'irritazione, passi alla commiserazione. Poveraccio, non si rende conto della fortuna che ha, al punto di dire beato te a uno come me, pensa come può essere strana la vita.
Dimenticavo il meglio, la frase "Beato te che non capisci un... eccetera", in questo caso siamo sull'insulto dispregiativo che grava più sul degrado mentale di chi lo esprime, che sull'oggetto dell'espressione.
rm

HOME PAGE   ARGOMENTI

Commenti

Post popolari in questo blog

4 Ottobre 2023 - San Francesco d’Assisi

4 OTTOBRE 2023 - SAN FRANCESCO D' ASSISI Oggi - 4 ottobre 2023 - mercoledì della XXVI settimana del tempo ordinario, la Chiesa celebra la festa di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia. Giovanni, questo il suo nome di battesimo, nacque nel 1181 o 1182 nel libero comune di Assisi (oggi in provincia di Perugia, regione Umbria, al centro circa della Penisola Italiana), da Pietro Bernardone o Di Bernardone (casato cui alcuni studiosi aggiungono “Dei Moriconi”) e da madonna Pica, insigniti dei rispettivi titoli onorifici di “messere” e madonna” quali rappresentanti della borghesia emergente della città. Il padre, che grazie al commercio di stoffe e tessuti con la Francia aveva raggiunto prestigio e ricchezza, cominciò subito a chiamarlo con l’allora insolito soprannome di Francesco, proprio con riferimento al paese d’oltralpe commerciando col quale aveva fatto fortuna, che divenne il suo appellativo abituale [FF (“Fonti Francescane”) 1395]. Le Fonti e le varie agiografie non pa

Il vero viaggiatore non conosce la sua meta

Il vero viaggiatore non conosce la sua meta, perché il suo scopo non è arrivare Lao Tsu Il viaggio della vita, senza prefiggersi mete e né desiderare alcun arrivo, semplicemente godendo di tutte le trasformazioni del qui e adesso, coscienti che la mutazione è sempre in atto, sconvolgendo l'esistenza di chi si aggrappa a certezze, tanto desiderate perché rassicuranti, ma purtroppo sempre deludenti. Il traguardo della vita non è altro che un continuo cambiamento in atto, che sarà adeguato a quello che è realizzato nel percorso e che è da conseguire specialmente da chi teme la fine della vita, affinché realizzi che l'eternità dell'esistenza è al di là di qualsiasi soluzione di continuità, immaginata da chi vive una vita materiale, al di fuori di un minimo di spiritualità. Nella società in cui viviamo, ci infarciscono di cognizioni, ma non ci insegnano a imparare a vivere, affinché fin dalla prima giovinezza riusciamo a realizzare che la vita sulla terra non è che la preparazio

190830 - Liberi dalle aspettative

  TCNCH - 190830 I pensieri di una persona qualunque consapevole di esserlo specialmente rispetto al prossimo.   Non aspettarti dagli altri quello che tu faresti al loro posto. Non sei il metro del mondo   È possibile che siamo convinti di esprimerci con l'atteggiamento e le parole giuste verso gli altri e di non riceverne sempre il riscontro che riteniamo adeguato, ma spesso tendiamo a confondere quella che riteniamo sia la nostra sensibilità con le aspettative che consideriamo doverose da parte del prossimo verso di noi. Quindi, in tali casi, non si tratta tanto di sensibilità, quanto di un atteggiamento egoistico che pretende quello che ritiene dovuto in certe relazioni, che siano di parentela, di amicizia o altro. Cerchiamo di avere meno aspettative possibili dalla vita, dai doveri di famiglia, dal lavoro, dal prossimo e da qualsiasi altra cosa. Impariamo ad agire senza aspettarci ringraziamenti, encomi e riconoscenze. Se ci riusciremo, potremmo scoprire di esserci