Passa ai contenuti principali

Oi dialogoi - 4

 

Quello che mi dico sempre, che ci vorrebbe un’idea. Resto ottimista.
Scempiaggini aggiornate al 10 Ottobre 2022

Carmine Barretta
Buongiorno a tutti.
PENSIERO DEL GIORNO.
Comm'è strana 'a vita: 'na cosa bbona nunn'è capita...ma te saglieno 'ncielo pe 'na malazziona.

M
La sottile differenza di punti di vista derivanti dal comportamento dei soggetti. Se si divide la società tra onesti e disonesti, va da sé come è compresa "'na cosa bbona" e come "'na malazziona.". Ma se il mondo lo si divide in furbi e fessi, la buon'azione è tanto se riscuote la degnazione o il silenzio che si riserva al fesso, mentre la mal'azione riceve applausi dagli ammiratori del furbo, che sa come è il mondo (visto da lui) e come comportarsi nella vita. Succede da ancora prima dell'epoca di Esaù e Giacobbe. Mi ricordo come se fosse oggi il commento che espressi e che mi vietarono di scrivere nell'antico testamento e andò peggio, fui licenziato in tronco. 

B
Addirittura ha scomodato il vecchio testamento. Rifletta quante cose ci sono tra la testa e il mento. Ci sono gli occhi, il naso, la bocca. Per non inserire altri piccoli accessori quali le rughe, non so se conosce. Attraverso questi organi si consumano buone e cattive azioni. Specie con la bocca, la quale è uno strumento bellissimo... ma s'ha dda sapé ausá. Lo so che ho fatto uno sproloquio, ma così mi è uscito e così se lo deve sorbire. Cui prodest? Non lo so! 

M
A chi conviene? E lo chiede a me?
Ma come, io che m'attengo all'aforisma da lei presentato, con due dritti, un tontarello e un rimbambino (Come si dice di un certo vecchietto, "Che tenerezza! E' tornato bambino! omettendo il prefisso "rim" meglio attestante l'infacoltà mentale. Pausa, toccamento rituale e si procede) e lei che se ne va per sommi capi ovvero la sommità del capo, il mento e quel che sta nel mezzo. Bell'argomento, quello della testa, da alcuni ostentata come semplice decorazione per i tiri birboni che a certi tizi giocano i neuroni. E quel che sta nel mezzo con il naso, divenuto importante accessorio, col tabacco, ed oggi inebriante appendice per certa robina che giusto ci fa rima. Ed altri accessori che, in certi ambienti, il loro esercizio è visto di malocchio, così che non vedere, non sentire e non parlare fanno bene alla salute per campare. Caro Sig. Barretta, tocchiamo argomenti che vanno presi con le pinze e con prudenza, vedi la bocca, che lei dice da sapersi usare e che, con quello che, a volte ne esce, sarebbe da servirsene solo per mangiare. Andiamo su argomenti più leggeri, dovessimo finire sotto inchiesta, Poi mi dica pure che parlo di corda in casa dell'impiccato, essendo lei del ramo e non, come me, cerebral mancato.

B
Non si butti giù sperando che qualcuno la tiri su. Di quel bambino senza il rim (forse era meglio il rum), lei non ha giocato. Quale enfant prodige della parola, metterei la mano sul fuoco che fosse odiato e benvenuto, non so in quale percentuale, dagli altri componenti la scolaresca. Finissimo sotto inchiesta, negherei tutto. Dati i miei trascorsi non potrei affermare di conoscere esponenti della "Crusca". Quindi, come se non ci fossimo mai parlato o scritto. Buona serata agli sconosciuti.
M
Si sì, vabbè, stasera è tardi, ma glie ne devo dire quattro, visto come mi tratta. Ci rivedremo a Filippi o da Filippo, se ne conosce uno. E buona notte perché sono tanto buono.
B
Chi è chi. Saluti a lei.
M
Chi sia quel chi, sul quale lei sembra interrogarsi, mi ha indotto a rileggermi tutto il testo, alla ricerca di chi potesse essere quel chi, che l'abbia indotto a chiedersi chi fosse, in relazione alla vastità di significato che il chi riveste, tanto da potersi identificare in colui, colei o coloro e quale di tali pronomi possa identificarsi nel suo chi rappresentante l'esistenza di qualcuno del quale appunto ci si chiede chi possa essere.
Un primo chi che esprime un'esistenza indefinita, che si ammanta del mistero da doversi svelare dal secondo chi, che dovrebbe accertare la natura del primo chi, del quale appunto ci si chiede chi sarebbe.
Insomma, si potrebbe sapere chi è il misterioso chi del quale lei si chiede chi sarebbe, affinché assuma sembianze che eludano il chi sarebbe in un chi è?
Con tutta la curiosità su chi l'ha indotto a chiedersi chi è chi.
B
Vorrei chiederle, ma come può fare un misero straccivendolo di parole qual'e il sottoscritto, a rispondere a tono. Solo leggendo m'è venuto un groppo alla gola pensando: "È mo che glie rispondo?". Non mi metta in imbarazzo, sono solo un mezze maniche pennaiolo che ha scritto più verbali che poesie. Abbia pietà di me. 🙏
M
Che vuole che le dica? Ha iniziato lei con quel suo "chi è chi", con tutta la legittima curiosità che ne è seguita.
Ma, affinché non mi dia dell'assillante, nascondendosi dietro vesti poco consone alla sua ammiratissima e versatile inventiva, vado col raccogli immondizie a spazzare tutti gli interrogativi che ho sparso nel commento, per gettarli nel secchio dei non riciclabili.
Home page   ARGOMENTI


Commenti

Post popolari in questo blog

4 Ottobre 2023 - San Francesco d’Assisi

4 OTTOBRE 2023 - SAN FRANCESCO D' ASSISI Oggi - 4 ottobre 2023 - mercoledì della XXVI settimana del tempo ordinario, la Chiesa celebra la festa di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia. Giovanni, questo il suo nome di battesimo, nacque nel 1181 o 1182 nel libero comune di Assisi (oggi in provincia di Perugia, regione Umbria, al centro circa della Penisola Italiana), da Pietro Bernardone o Di Bernardone (casato cui alcuni studiosi aggiungono “Dei Moriconi”) e da madonna Pica, insigniti dei rispettivi titoli onorifici di “messere” e madonna” quali rappresentanti della borghesia emergente della città. Il padre, che grazie al commercio di stoffe e tessuti con la Francia aveva raggiunto prestigio e ricchezza, cominciò subito a chiamarlo con l’allora insolito soprannome di Francesco, proprio con riferimento al paese d’oltralpe commerciando col quale aveva fatto fortuna, che divenne il suo appellativo abituale [FF (“Fonti Francescane”) 1395]. Le Fonti e le varie agiografie non pa

Il vero viaggiatore non conosce la sua meta

Il vero viaggiatore non conosce la sua meta, perché il suo scopo non è arrivare Lao Tsu Il viaggio della vita, senza prefiggersi mete e né desiderare alcun arrivo, semplicemente godendo di tutte le trasformazioni del qui e adesso, coscienti che la mutazione è sempre in atto, sconvolgendo l'esistenza di chi si aggrappa a certezze, tanto desiderate perché rassicuranti, ma purtroppo sempre deludenti. Il traguardo della vita non è altro che un continuo cambiamento in atto, che sarà adeguato a quello che è realizzato nel percorso e che è da conseguire specialmente da chi teme la fine della vita, affinché realizzi che l'eternità dell'esistenza è al di là di qualsiasi soluzione di continuità, immaginata da chi vive una vita materiale, al di fuori di un minimo di spiritualità. Nella società in cui viviamo, ci infarciscono di cognizioni, ma non ci insegnano a imparare a vivere, affinché fin dalla prima giovinezza riusciamo a realizzare che la vita sulla terra non è che la preparazio

190830 - Liberi dalle aspettative

  TCNCH - 190830 I pensieri di una persona qualunque consapevole di esserlo specialmente rispetto al prossimo.   Non aspettarti dagli altri quello che tu faresti al loro posto. Non sei il metro del mondo   È possibile che siamo convinti di esprimerci con l'atteggiamento e le parole giuste verso gli altri e di non riceverne sempre il riscontro che riteniamo adeguato, ma spesso tendiamo a confondere quella che riteniamo sia la nostra sensibilità con le aspettative che consideriamo doverose da parte del prossimo verso di noi. Quindi, in tali casi, non si tratta tanto di sensibilità, quanto di un atteggiamento egoistico che pretende quello che ritiene dovuto in certe relazioni, che siano di parentela, di amicizia o altro. Cerchiamo di avere meno aspettative possibili dalla vita, dai doveri di famiglia, dal lavoro, dal prossimo e da qualsiasi altra cosa. Impariamo ad agire senza aspettarci ringraziamenti, encomi e riconoscenze. Se ci riusciremo, potremmo scoprire di esserci