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Visualizzazione dei post da aprile, 2021

Il pettirosso

Tronfio deciso sicuro di sé... gonfia il piccolo petto rosso e si avventa come un dardo sul gruppo. Batuffolo di piume, è il più piccolo fra passeri, ballerine cinciarelle, perfino un merlo, che becchettano briciole sullo scalino del portone che porta in giardino. Spaventati, saettano via, piumate schegge di vita radenti la neve. Fuggono il mostro... Ma è solo un pettirosso che si crede un falco. Iole Barberis Home page    ARGOMENTI

Irreale e sognante desiderio.

  Un sogno che mi culli e mi distragga da qualsiasi deludente delusione. Un sogno che mi consoli e mi distolga da speranze perdute e mai avverate. Un sogno che mi dia la forza di scoprire come la vita possa essere vissuta come se fosse un sogno senza fine che non sarà che un sogno, ma pur sempre un meraviglioso sogno, così che potrei dirti: Se tu volessi ti porterei in un sogno non un sogno notturno caduco e menzognero ma un sogno eterno come l'universo e senza fine. Se tu vorrai ti porterò in quel sogno senza sembianze che rendono la vita sofferta e faticosa, pensieri diverremo o meglio ancora spiriti pensanti. Vieni con me ad immergerti nel sogno lasciando fuori non solo fattezze di esseri viventi nella dimensione che ci è propria ma anche ambizioni e desideri che diverranno esuli pensieri da abbandonare ad un destino che svanirà senza rimpianti e noi con lui. rm Home page    ARGOMENTI

Solo gli imbecilli non hanno dubbi

  "Solo gli imbecilli non hanno dubbi" "Ne sei sicuro?" "Non ho alcun dubbio!" - Luciano De Crescenzo -     Gli scherzi del pensiero. Partendo dall'asserzione del De Crescenzo che si potrebbe considerare l'antinomia di chi asserisce che non ha alcun dubbio che gli imbecilli non abbiano alcun dubbio, torno con la memoria alla famosa antinomia di Bertrand Russell sul barbiere del villaggio. Un'antinomia è una proposizione che risulta autocontraddittoria sia nel caso che sia vera, sia nel caso che sia falsa e quella di Russel recita: «In un villaggio vi è un solo barbiere che rade tutti e solo gli uomini del villaggio che non si radono da soli. Chi rade il barbiere?» E il barbiere, radendosi da sè, contraddirebbe tale asserzione, come è contraddetta quella accennata sopra. L'antinomia di Luciano De Crescenzo, lontano mille miglia da simili paradossi logici, esprime semplicemente il fine senso dell'umorismo di un personaggio capace anche d

La sensibilità è considerata un dono

  La sensibilità è considerata un dono, che però può diventare anche un difetto.   Essere troppo sensibili, può risolversi facilmente in una fragilità d'animo che rende vulnerabili verso le avversità provocate da persone e circostanze e può giocare brutti scherzi, specialmente quando sono deluse certe aspettative a cui teniamo e ci è difficile accogliere inaspettate realtà poco piacevoli. Coltivare il distacco e il non attaccamento , specialmente verso le relazioni e gli eventi a cui teniamo di più, ci aiuta a sopportare con più serenità e noncuranza le delusioni, relegandole nella normalità della vita quotidiana. Ci aiuta a consolarci il realizzare che le aspettative più difficili da soddisfare sono quelle verso noi stessi e tale consapevolezza ci induce ad assolvere più facilmente il prossimo per i suoi difetti. Ho parlato di distacco e non attaccamento, ma una cosa che dobbiamo sempre ricordare è quella di accogliere il prossimo sempre con un prudente beneficio d'inventari

Il tempo senza emozioni

  Se non ci succede nulla che ci faccia provare un'emozione, non ci resta che inventarla.  Un tempo senza emozioni è come un foglio bianco sul quale poter scrivere tutte le sensazioni che desideriamo provare. Per provarle, non serve il genio della lampada, ma la nostra inventiva, la nostra creatività. la nostra fantasia. Il tempo senza emozioni, lasciamolo a chi ha deciso di viverlo così, augurandogli, con tutto il cuore, di cambiare atteggiamento verso la vita, perché essa è permalosa e se si sente messa in disparte, è capace di vendicarsi crudelmente. rm Home page    ARGOMENTI

210419 - La pace mentale è benefica per l'organismo.

    TCNCH - 210419 Una giornata è lunga 24 ore. Se dici di non aver tempo per raccoglierti in te stesso e meditare per un quarto d'ora, passa in rassegna tutto ciò che fai e il tempo che c'impieghi e magari ti rendi conto che al posto di qualche impegno che può essere giudicato futile, quel quarto d'ora si dimostra più importante, per i risultati che ti permette di conseguire. Spesso si afferma di non avere tempo, perché risulta più dignitoso dire così, rispetto ad affermare "Non mi va" o "Non mi interessa", come rispondono molti, ad esempio, quando gli si chiede se piace loro leggere. Seduto su un tappeto, su un cuscino o su una sedia, se risultassero poco possibili le prime due alternative, già riuscire a concentrarsi solo sul respiro, fa dimenticare le preoccupazioni, gli affanni e i malumori che ci assillano, con tutte le ragioni più plausibili che abbiamo nel provare tali sentimenti. Via via che che eliminiamo qualsiasi pensiero dalla

Le persone sensibili vivono in punta di piedi

  "Le persone sensibili vivono in punta di piedi per non disturbare nessuno. Attraversano la vita senza fare rumore, perché tutto il "rumore" ce l'hanno dentro..." (Antonio Curnetta)   Le intromissioni e le prepotenze delle persone più invasive e disturbanti, ci insegnano quanto sia difficile per alcuni godere di una pace interiore, la cui mancanza si illudono di colmare cercando di far sorgere i problemi che loro non riescono a risolvere negli altri, con l'unico risultato di continuare a star male loro e peggiorare la vita alle persone che frequentano. Persone da cui si può trarre un ottimo insegnamento, vuoi nel riuscire ad evitarle, vuoi nell'imparare a camminare nella vita in punta di piedi, per non disturbare le persone intorno a noi e, ancor di più', per passare inosservat i , godendoci tutta la pace che tale comportamento fa ottenere. E se continuiamo a farlo, senza sentire alcun rumore dentro di noi, forse è perché siamo diventati cosi'

16 Aprile 2021 - Santa Bernardetta Soubirous

16 APRILE 2021 - SANTA BERNARDETTA SOUBIROUS Oggi - 16 aprile 2021 - venerdì della II settimana del Tempo di Pasqua, la Chiesa ricorda, tra i vari santi e beati, Santa Bernardetta Soubirous, vergine. Marie-Bernarde detta Bernadette o Maria Bernada detta Bernardeta, questi i suoi nomi rispettivamente nel francese ufficiale e nel natio idioma locale (una varietà della lingua occitana guascóna), nacque il 7 gennaio 1844 a Lourdes (Lorda nella lingua del posto), piccolo paesino appartenente al Regno di Francia, ai piedi della catena montuosa dei Pirenei vicino al confine con la Spagna. Era la prima dei sette figli della povera famiglia Soubirous (Sobiros o Sobeirons nella lingua locale). Suo padre era mugnaio e gestiva in paese un mulino in località Boly, riuscendo col durissimo lavoro appena a sfamare il proprio nucleo familiare. Quand’era ancora fanciulla, però, la grave crisi economica ed agricola che colpì il Paese rovinò il suo nucleo familiare, che, perso il lavoro del capofami

Se possedete una biblioteca e un giardino

  "Se possedete una biblioteca e un giardino, avete tutto ciò che vi serve" (Cicerone)   Allora temo di avere di più di quello che serve. Tutte le piante da riportare in casa, prima del freddo. Tutte quelle che soffrono la poca luce e che, per tutto l'inverno, saranno portate fuori la mattina e rimesse in casa la sera. Piante e libri poi, che vanno d'accordo come le capre e i cavoli. Quindi, tutte le mattine d'inverno, arieggiamento delle stanze. Il giardino poi, che non riesco a stargli dietro ed è una specie di jungla. Ci manca la famosa Cita, in compenso ci sono dei gatti che mi vengono a trovare e, visto che ci sono, si fermano a pasteggiare. Per spolverare i libri, mi farebbe comodo un collaboratore analfabeta (con una ferrea memoria fotografica, però, se no addio ordine alfabetico per autori).. Uno lo sfoglio, di un altro ne leggo qualche pagina, Cavolo, questo me lo devo rileggere, Questo l'ho comprato una vita fa e ancora non l'ho letto! Ho spostat

Presenze indefinite

  Presenze indefinite, che non sai se immaginate o percepite, in alcuni momenti della vita nei quali ti senti marionetta, pupazzo rigirato tra le dita di qualcuno che affretta o ferma la tua vita e vai a sapere chi tira le fila del tuo vissuto e che t'aspetta se ti fermi o indugi o se rallenti, come se uguali fossero gli intenti di te e chi decide il tuo destino del qual t'illudi d'essere l'autore, mentre non sei che un misero puntino nelle mani dell'ignoto decisore. rm Home page    ARGOMENTI  

10 Aprile 2021 - Santa Maddalena di Canossa

10 APRILE 2021 - SANTA MADDALENA DI CANOSSA Oggi - 10 aprile 2021 - sabato dell’Ottava di Pasqua, la Chiesa ricorda, tra i vari santi e beati, Santa Maddalena di Canossa, vergine. Maddalena nacque il 1° marzo 1774 a Verona, città veneta appartenente alla Repubblica di Venezia, terzogenita dei sei figli della nobile e ricca famiglia Canossa. La sua fu un’infanzia infelice, segnata dalla prematura morte del padre, dalle seconde nozze della madre, dalla malattia e dall'incomprensione familiare. Trovato conforto nell'amore di Dio, decise ben presto di consacrarsi come religiosa e, a partire dal 1791, per due volte tentò l'esperienza del Carmelo. Tuttavia, si rese conto che non era quella la strada alla quale era chiamata e capì di dover stare nel mondo percorrendo una via nuova, quella di donarsi totalmente ai fratelli afflitti dalle tante povertà. Così ritornò in famiglia, ma - costretta nuovamente da avvenimenti dolorosi e da tragiche situazioni storiche, tra le quali

La meravigliosa bellezza delle piccole cose.

  La meravigliosa bellezza delle piccole cose.  Le piccole cose alle quali spesso, troppo spesso, non facciamo caso. Il sorgere dell'alba, il canto di un merlo che la saluta, l'alba, ancora prima che sorga il sole.  Il coro che segue, con i diversi cinguettii degli uccelli, un lumacone che si fa una scorpacciata con i croccantini dei gatti e il gatto che, tutte le mattine viene a fare colazione, che a casa sua ha tutto, ma gli manca la compagnia.  Appresso ad una persona del vicinato che passa ingrugnata, eccone un'altra che non conosci e che ti saluta con un bellissimo sorriso. Una lucertola che sembra uscita a guardarti, che si sta semplicemente godendo il sole.  I fiori, quelli che la sera sembrano addormentarsi, chiudendo i petali che riaprono ai primi raggi del sole.  Una miriade di piccole cose, a seconda di quello che siamo abituati a notare, che ci donano giornate meravigliose.  Giornate il cui epilogo e' costituito da tramonti che ti fanno restare senza fiato a

Chi trova la sua stella

  "Mi domando se le stelle sono illuminate perché ognuno possa un giorno trovare la sua..." (Il piccolo Principe)   Chi trova la sua stella è perché essa e' scesa per farsi trovare. Chi l'ha trovata, una stella, si chiede come sia stato possibile vivere, prima di averla trovata. Chi ha avuto tale fortuna, deve essere molto accorto per non farla tornare nel firmamento. Perché può capitare una volta e poi mai più. Con le stelle succede. rm Home page    ARGOMENTI