23 FEBBRAIO 2023 - SAN POLICARPO Oggi - 23 febbraio 2023 - giovedì dopo le Ceneri, tempo di Quaresima, la Chiesa consente la commemorazione di San Policarpo, vescovo e martire. Di Polykarpos o Polycarpus (Policarpo), questo il suo nome rispettivamente nella natia lingua greca e in latino, si hanno poche notizie. Policarpo, noto anche con la specificazione “di Smirne”), nacque nel 69 circa, probabilmente in una famiglia cristiana, a Smyrne o Smyrna (Smirne), città greca nella provincia romana d’Asia, sulla costa egea dell’Anatolia centro-occidentale (oggi Izmir, nella Turchia asiatica). In quel periodo, era in atto in Palestina una guerra tra l’Impero Romano e gli ebrei, poi sconfitti nel 70 con la presa e il saccheggio della loro capitale Gerusalemme, nel corso del quale fu completamente distrutto il famoso Tempio, come aveva predetto Gesù (Lc 19, 43-44). La sanguinosa lotta armata causò la fuga da Gerusalemme e dalla Palestina di un gran numero di giudei, sia di antica osservanza...
Ci sono doti che non tutti hanno, alcuni pur avendole ricevute, dall'indole o dal contesto nel quale sono cresciuti, non le hanno coltivate e le hanno dimenticate; altri ne sono sempre stati privi e sia gli uni che gli altri sono incapaci di capire quello che si perdono, di come il mondo potrebbe essere diverso, se si riuscisse ad osservarlo attraverso una miriade di cose che possono apparire semplici e scontate, ma che rappresentano l'essenza della vita per chi sa osservarle con un animo pieno di sentimento e di poesia.
RispondiEliminaPer chi ha avuto la fortuna di ricevere tali doti, insite nel carattere o apprese e consolidate in un ambiente ottimale, il mondo che altri vedono scontato e privo di attrattive, diventa un mondo meraviglioso che si rinnova in un susseguirsi di sorprese che non hanno mai fine.
Che sia la sensazione di mistero o di magico che può suscitare un bosco, il senso di grandiosità delle onde del mare nel loro avvicendarsi, il perdersi nell'immensità di un cielo stellato, che fa sentire gli osservatori come esseri infinitesimali e, ad un tempo, parte dell'universo, ci si fonde nelle sensazioni ricevute, impersonando i sentimenti che si provano e sono momenti di una tale intensità che lasciano sgomenti, in un'estasi che si è incapaci di tradurre con il pensiero razionale.
Una tale visuale che trasforma e rende meravigliose ed avvincenti come meritano le manifestazioni che altri vedono come insignificanti e di poco conto, rende più lievi e più vivibili senza affanno le difficoltà che la vita presenta in continuazione.
Le persone capaci di esprimere tali sentimenti, sono ritrose nel manifestarle, sapendo per esperienza quale sarebbe il riscontro negativo che riceverebbero dal prossimo.
Se si ha la fortuna d'incontrarle, è una fortuna da non sprecare.