Passa ai contenuti principali

200821 - Coltiviamo la propensione al cambiamento


TCNCH - 200821

COLTIVIAMO LA PROPENSIONE AL CAMBIAMENTO

La dittatura delle abitudini ci fa vivere come sudditi che sono incapaci di cambiare tutto ciò che limita la propria libertà.
Coltiviamo la propensione al cambiamento, per essere pronti ad accettarlo con calma, serenità e determinazione quando si presenta inaspettato.
Trincerarsi dietro certezze inoppugnabili e abitudini inderogabili, ci fa relegare in vicoli chiusi, privandoci delle alternative più opportune per affrontare eventi che non possiamo evitare.
Esaminiamo il nostro modo di comportarci e quello che ci aspettiamo nelle circostanze più banali.
Andiamo in bestia se qualcuno ci cambia la disposizione di qualche oggetto, se non si rispetta l'orario del pranzo o della cena o qualsiasi altra cosa che riteniamo si debba fare solo in un certo modo?
Osservando la routine delle nostre abitudini nei più piccoli fatti giornalieri, se riusciamo a farlo con un minimo di obiettività, siamo in grado di mettere in luce la fragilità che ci affliggerebbe in circostanze fuori della norma.
Affrontare eventi inaspettati e dolorosi non è facile, ma se non siamo abituati a coltivare l'elasticità mentale e la preparazione ad affrontare qualsiasi cambiamento, la vita ci si presenterà nei suoi aspetti peggiori.

rm
Home page   ARGOMENTI

Commenti

Post popolari in questo blog

Il mondo è il monastero dell'uomo saggio

Il mondo è il monastero dell'uomo saggio e la vita è il suo maestro. Un eremo, un posto sperduto nel quale rifugiarsi, lontani da qualsiasi fastidio e sofferenza morale. Può rappresentare uno di quei sogni nel cassetto, che nemmeno ci si illude che possano realizzarsi, restando un castello in aria, nel quale ci si rifugia, per trovare la forza di sopportare la realtà, quando diventa troppo pesante. Per la maggior parte, resta l'unica realtà conosciuta, ma qualcuno, a poco a poco, si rende conto che l'eremo tanto sospirato ce l'ha sempre avuto davanti e non deve far altro che entrarci, anzi, non ha fatto in tempo a realizzarlo, che già ci si trova dentro e lì vi incontra il maestro che, per tutta la sua esistenza e fino a quel momento, ha ritenuto che non fosse altro che la sua vita e non l'insegnante che tanto desiderava. rm Home page    ARGOMENTI

19 Marzo 2023 - Beato Andrea Gallerani

19 MARZO 2023 - BEATO ANDREA GALLERANI Oggi - 19 marzo 2023 - essendo la IV domenica “Laetare” (verbo latino che significa letteralmente “Rallegrati”) del tempo di Quaresima, alla luce del Calendario Liturgico Generale, non si celebra la solennità di San Giuseppe sposo della Beata Vergine Maria, normalmente celebrata in questo giorno, trasferita a domani lunedì 20 marzo. L'espressione “domenica Laetare”, deriva dallo incipit (inizio) dell'introito nella messa odierna, che, in latino, inizia con “Laetare Jerusalem” (che significa “Rallégrati, Gerusalemme”). La Chiesa, infatti, nel mezzo del duro cammino quaresimale, con questa particolare domenica vuole sostenere i fedeli e ravvivarne la speranza e la gioia per la Pasqua che si avvicina. In questo giorno sospende le tristezze della Quaresima: i canti della messa non parlano che di gioia e di consolazione, si fa risentire l’organo, rimasto muto nelle tre domeniche precedenti e si sostituiscono i paramenti viola con quelli r...

23 Febbraio 2023 - San Policarpo

23 FEBBRAIO 2023 - SAN POLICARPO Oggi - 23 febbraio 2023 - giovedì dopo le Ceneri, tempo di Quaresima, la Chiesa consente la commemorazione di San Policarpo, vescovo e martire. Di Polykarpos o Polycarpus (Policarpo), questo il suo nome rispettivamente nella natia lingua greca e in latino, si hanno poche notizie. Policarpo, noto anche con la specificazione “di Smirne”), nacque nel 69 circa, probabilmente in una famiglia cristiana, a Smyrne o Smyrna (Smirne), città greca nella provincia romana d’Asia, sulla costa egea dell’Anatolia centro-occidentale (oggi Izmir, nella Turchia asiatica). In quel periodo, era in atto in Palestina una guerra tra l’Impero Romano e gli ebrei, poi sconfitti nel 70 con la presa e il saccheggio della loro capitale Gerusalemme, nel corso del quale fu completamente distrutto il famoso Tempio, come aveva predetto Gesù (Lc 19, 43-44). La sanguinosa lotta armata causò la fuga da Gerusalemme e dalla Palestina di un gran numero di giudei, sia di antica osservanza...