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La solitudine e il silenzio che l'avvolge

 


"Ho sempre pensato che la peggior cosa nella vita fosse rimanere soli. Non lo è. La peggior cosa è stare con persone che ti fanno sentire solo"
(Robin Williams)
Più si impara ad apprezzare la solitudine, a gestirla, a goderla, a non poterne fare a meno, più siamo selettivi con le persone intorno a noi. Le persone che ci farebbero sentire soli, non costituiranno un problema, perché non avremo bisogno di cercarle. Più raggiungeremo tale autonomia, meno avremo bisogno del prossimo. Con tutto il piacere che proveremo frequentando solo le persone giuste, godendo ogni volta con esse il benessere della reciproca compagnia. Come si dice, pochi ma buoni.
 
 
"Tra le tante lingue difficili da imparare, c'è il silenzio..."
(Giovanni Govoni)
Il silenzio, m'è' successo di parlare della solitudine e non mi e' venuto in mente il fantastico, meraviglioso silenzio che può' avvolgerla.
La lingua del silenzio, tanto difficile per molti. Nemmeno la concepiscono, non ci sono abituati, stare in silenzio gli fa venire l'ansia.
Silenzio che diventa un'oasi che ci divide dai rumori della strada, da tutti quelli che abbiamo intorno, dal chiacchiericcio delle persone che ci attorniano, televisori, radio, musica a tutto volume........
Se riusciamo a raggiungerlo, il silenzio, ad impararne il meraviglioso linguaggio cosi' unico, cosi' diverso da qualsiasi altra lingua, nell'essenzialità di parole non pronunciate, ma semplicemente pensate, possiamo ancora di più' perfezionarlo col silenzio della nostra mente.
Non e' una cosa semplice da ottenere per chi non e' abituato a simili processi.
Ma la pace che si riesce a raggiungere ci viene da scambiarla per una vera e propria estasi.
Impariamo a coltivarlo, il silenzio, insieme alla solitudine.
rm

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