Ci può succedere di lamentarci, e spesso a ragione, per gli inconvenienti che ci presenta l'anzianità, ma se pensiamo a tutte le persone che abbiamo conosciuto, che la vita l'hanno cessata anche molto prima, per come possiamo sentirci, realizziamo di aver ottenuto un privilegio negato a tanti e se i problemi che abbiamo, sono almeno sopportabili, quasi ci vergogniamo delle lamentele che ci sono sfuggite e se riusciamo ad impegnarci in un quotidiano esercizio di gratitudine, riusciremo anche ad affrontare qualsiasi inconveniente con la determinazione e la serenità che servono.
Il mondo è il monastero dell'uomo saggio e la vita è il suo maestro. Un eremo, un posto sperduto nel quale rifugiarsi, lontani da qualsiasi fastidio e sofferenza morale. Può rappresentare uno di quei sogni nel cassetto, che nemmeno ci si illude che possano realizzarsi, restando un castello in aria, nel quale ci si rifugia, per trovare la forza di sopportare la realtà, quando diventa troppo pesante. Per la maggior parte, resta l'unica realtà conosciuta, ma qualcuno, a poco a poco, si rende conto che l'eremo tanto sospirato ce l'ha sempre avuto davanti e non deve far altro che entrarci, anzi, non ha fatto in tempo a realizzarlo, che già ci si trova dentro e lì vi incontra il maestro che, per tutta la sua esistenza e fino a quel momento, ha ritenuto che non fosse altro che la sua vita e non l'insegnante che tanto desiderava. rm Home page ARGOMENTI
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