Passa ai contenuti principali

220320 - Decidere di essere felici

TCNCH - 220320
Decidere di essere felici
È difficile che da giovani ci sia stato insegnato che abbiamo il potere di decidere di essere felici, senza dover dipendere, per tale stato, da persone o avvenimenti che risultino piacevoli.
Se siamo convinti che l'armonia e la serenità del vivere dipendano sempre da ciò che ci circonda, luoghi, persone, eventi presenti o passati e quant'altro, ci convinciamo facilmente che il male di vivere che ci opprime dipenda sempre da circostanze esterne e che ci sentiremmo diversamente se il presente oppure il passato che abbiamo vissuto fossero stati più gradevoli.
Se tendiamo ad indulgere in tali ragionamenti, diventa di estrema importanza cambiare un atteggiamento che, col passare del tempo, diventa sempre più pericoloso, sia per la nostra stabilità mentale, che per la salute che alla lunga ne sarebbe danneggiata.
Convinciamoci che siamo in grado di creare armonia, serenità e anche la felicità semplicemente concentrando ed impregnando la nostra mente di tali manifestazioni.
In molti non ci rendiamo conto che la nostra mente ha dei poteri straordinari e che per attivarli, serve semplicemente la volontà di pensare in modo positivo ed agire di conseguenza.
Ci possiamo servire di un mare di espedienti per vivere sereni e felici, a prescindere dalla vita che conduciamo, dalle persone che siamo costretti a frequentare e dal luogo piacevole o spiacevole in cui viviamo.
I metodi per creare una stabile e perenne serenità, anzitutto, con punte sempre più frequenti di felicità, sono tanti: esprimere esclusivamente pensieri positivi esenti da ansia, astio, rabbia, invidia, depressione, gelosia, odio e quant'altro. E possono aiutare la meditazione, la contemplazione, la preghiera, esercizi mentali come il Raja Yoga ed altre discipline.
E ricordiamoci sempre che crederci o meno serve a poco, finché non cominciamo a lavorarci sopra.
rm

Commenti

Post popolari in questo blog

4 Ottobre 2023 - San Francesco d’Assisi

4 OTTOBRE 2023 - SAN FRANCESCO D' ASSISI Oggi - 4 ottobre 2023 - mercoledì della XXVI settimana del tempo ordinario, la Chiesa celebra la festa di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia. Giovanni, questo il suo nome di battesimo, nacque nel 1181 o 1182 nel libero comune di Assisi (oggi in provincia di Perugia, regione Umbria, al centro circa della Penisola Italiana), da Pietro Bernardone o Di Bernardone (casato cui alcuni studiosi aggiungono “Dei Moriconi”) e da madonna Pica, insigniti dei rispettivi titoli onorifici di “messere” e madonna” quali rappresentanti della borghesia emergente della città. Il padre, che grazie al commercio di stoffe e tessuti con la Francia aveva raggiunto prestigio e ricchezza, cominciò subito a chiamarlo con l’allora insolito soprannome di Francesco, proprio con riferimento al paese d’oltralpe commerciando col quale aveva fatto fortuna, che divenne il suo appellativo abituale [FF (“Fonti Francescane”) 1395]. Le Fonti e le varie agiografie non pa

Il vero viaggiatore non conosce la sua meta

Il vero viaggiatore non conosce la sua meta, perché il suo scopo non è arrivare Lao Tsu Il viaggio della vita, senza prefiggersi mete e né desiderare alcun arrivo, semplicemente godendo di tutte le trasformazioni del qui e adesso, coscienti che la mutazione è sempre in atto, sconvolgendo l'esistenza di chi si aggrappa a certezze, tanto desiderate perché rassicuranti, ma purtroppo sempre deludenti. Il traguardo della vita non è altro che un continuo cambiamento in atto, che sarà adeguato a quello che è realizzato nel percorso e che è da conseguire specialmente da chi teme la fine della vita, affinché realizzi che l'eternità dell'esistenza è al di là di qualsiasi soluzione di continuità, immaginata da chi vive una vita materiale, al di fuori di un minimo di spiritualità. Nella società in cui viviamo, ci infarciscono di cognizioni, ma non ci insegnano a imparare a vivere, affinché fin dalla prima giovinezza riusciamo a realizzare che la vita sulla terra non è che la preparazio

190830 - Liberi dalle aspettative

  TCNCH - 190830 I pensieri di una persona qualunque consapevole di esserlo specialmente rispetto al prossimo.   Non aspettarti dagli altri quello che tu faresti al loro posto. Non sei il metro del mondo   È possibile che siamo convinti di esprimerci con l'atteggiamento e le parole giuste verso gli altri e di non riceverne sempre il riscontro che riteniamo adeguato, ma spesso tendiamo a confondere quella che riteniamo sia la nostra sensibilità con le aspettative che consideriamo doverose da parte del prossimo verso di noi. Quindi, in tali casi, non si tratta tanto di sensibilità, quanto di un atteggiamento egoistico che pretende quello che ritiene dovuto in certe relazioni, che siano di parentela, di amicizia o altro. Cerchiamo di avere meno aspettative possibili dalla vita, dai doveri di famiglia, dal lavoro, dal prossimo e da qualsiasi altra cosa. Impariamo ad agire senza aspettarci ringraziamenti, encomi e riconoscenze. Se ci riusciremo, potremmo scoprire di esserci