Passa ai contenuti principali

200601 - L'abbraccio terapeutico

#TCNCH - 200601
Si accalappia il partner, come in una partita di Rugby, e lo si stringe quasi a fargli scricchiolare le ossa.
Alternare l'abbraccio a dei vigorosi massaggi dietro la schiena, eseguiti in senso circolare, dal centro della vita, in su verso l'esterno e poi unendo le mani dietro il collo per scendere verso la vita e ricominciare e ancora e ancora, il tutto VI GO RO SA MEN TEEEEEE.
E poi di nuovo un abbraccio strizzante e così via.
Se un attimo prima c'è stata una discussione o un alterco, è ancora meglio, anzi è come il cacio sui maccheroni.
Protrarre l'operazione il più possibile e ripeterla più volte al giorno, sempre fra o prima dei pasti, così che fa bene anche all'appetito e alla digestione, anche perché non c'è di peggio, per la salute, di avere l'abitudine di mangiare di malumore.
Se si integra la terapia urlando a squarciagola parole affettuose ed inneggianti all'amore, oppure semplicemente strillando e ridendo a crepapelle, l'effetto è maggiorato.
Se non ci credete, è perché non avete mai provato e non sapete che vi siete persi.
Quindi partite in quarta e cominciate adesso.
La discussione della parcella avverrà in separata sede.
Scherzi a parte, come potete leggere nei link, il potere terapeutico di un abbraccio:
1 - Migliora l’umore
2 - Allevia il dolore
3 - Aumenta la fiducia
4 - Aumenta l'autostima
5 - Riduce il rischio di malattie cardiache
6 - Rafforza il sistema nervoso
7 - Rafforza le difese dell'organismo
8 - Aiuta lo sviluppo neuronale nei primi
     anni di vita.
9 - Rafforza i legami sentimentali
10-Controlla la pressione sanguigna.

L’abbraccio-terapia è una tecnica che aiuta a riequilibrare corpo ed emozioni grazie a qualcosa di assolutamente semplice come un abbraccio. L’invenzione di questa terapia si deve a Lía Barbery, che oltre ad applicare questa terapia ed a offrire laboratori su come svilupparla, l’ha descritta nel suo libro Il linguaggio degli abbracci (2007).
In che modo gli abbracci ci risollevano? Vari studi dimostrano che quando veniamo abbracciati il nostro corpo libera endorfine, degli ormoni che ci trasmettono una sensazione di piacere ed allegria, ossitocina, che provoca benessere, e deidroepiandrosterone (DHEA), l’ormone della gioventù. Insomma: un abbraccio ci fa sentire amati, e questo incide positivamente sul nostro stato emotivo e fisico, risollevandoci e rendendoci più felici.
Proprio per questo, l’abbraccio-terapia può aiutarci a:
· Gestire le nostre emozioni in maniera adeguata.
· Sbloccarci sia emotivamente che fisicamente.
· Connettere corpo, mente ed emozioni.
· Scoprire e potenziare talenti.
· Rafforzare l’autostima.
· Accettarci così come siamo.
· Essere più empatici.
· Migliorare la comunicazione affettiva.
· Entrare in contatto con il nostro “bambino interiore”.
· Ricollocarci in armonia con la realtà.
· Celebrare la vita ogni giorno.
· Dimostrare maggiore gratitudine.
Testi tratti da:
https://www.santiveri.com/.../abbraccioterapia-la-terapia...
rm
Home page   ARGOMENTI

Commenti

Post popolari in questo blog

4 Ottobre 2023 - San Francesco d’Assisi

4 OTTOBRE 2023 - SAN FRANCESCO D' ASSISI Oggi - 4 ottobre 2023 - mercoledì della XXVI settimana del tempo ordinario, la Chiesa celebra la festa di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia. Giovanni, questo il suo nome di battesimo, nacque nel 1181 o 1182 nel libero comune di Assisi (oggi in provincia di Perugia, regione Umbria, al centro circa della Penisola Italiana), da Pietro Bernardone o Di Bernardone (casato cui alcuni studiosi aggiungono “Dei Moriconi”) e da madonna Pica, insigniti dei rispettivi titoli onorifici di “messere” e madonna” quali rappresentanti della borghesia emergente della città. Il padre, che grazie al commercio di stoffe e tessuti con la Francia aveva raggiunto prestigio e ricchezza, cominciò subito a chiamarlo con l’allora insolito soprannome di Francesco, proprio con riferimento al paese d’oltralpe commerciando col quale aveva fatto fortuna, che divenne il suo appellativo abituale [FF (“Fonti Francescane”) 1395]. Le Fonti e le varie agiografie non pa

Il vero viaggiatore non conosce la sua meta

Il vero viaggiatore non conosce la sua meta, perché il suo scopo non è arrivare Lao Tsu Il viaggio della vita, senza prefiggersi mete e né desiderare alcun arrivo, semplicemente godendo di tutte le trasformazioni del qui e adesso, coscienti che la mutazione è sempre in atto, sconvolgendo l'esistenza di chi si aggrappa a certezze, tanto desiderate perché rassicuranti, ma purtroppo sempre deludenti. Il traguardo della vita non è altro che un continuo cambiamento in atto, che sarà adeguato a quello che è realizzato nel percorso e che è da conseguire specialmente da chi teme la fine della vita, affinché realizzi che l'eternità dell'esistenza è al di là di qualsiasi soluzione di continuità, immaginata da chi vive una vita materiale, al di fuori di un minimo di spiritualità. Nella società in cui viviamo, ci infarciscono di cognizioni, ma non ci insegnano a imparare a vivere, affinché fin dalla prima giovinezza riusciamo a realizzare che la vita sulla terra non è che la preparazio

190830 - Liberi dalle aspettative

  TCNCH - 190830 I pensieri di una persona qualunque consapevole di esserlo specialmente rispetto al prossimo.   Non aspettarti dagli altri quello che tu faresti al loro posto. Non sei il metro del mondo   È possibile che siamo convinti di esprimerci con l'atteggiamento e le parole giuste verso gli altri e di non riceverne sempre il riscontro che riteniamo adeguato, ma spesso tendiamo a confondere quella che riteniamo sia la nostra sensibilità con le aspettative che consideriamo doverose da parte del prossimo verso di noi. Quindi, in tali casi, non si tratta tanto di sensibilità, quanto di un atteggiamento egoistico che pretende quello che ritiene dovuto in certe relazioni, che siano di parentela, di amicizia o altro. Cerchiamo di avere meno aspettative possibili dalla vita, dai doveri di famiglia, dal lavoro, dal prossimo e da qualsiasi altra cosa. Impariamo ad agire senza aspettarci ringraziamenti, encomi e riconoscenze. Se ci riusciremo, potremmo scoprire di esserci