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200515 - Il costante miglioramento del proprio sé.

#TCNCH - 200515
A differenza di chi cerca costantemente di intromettersi ed influire nelle vite altrui, perché ha il vuoto dentro di sé, una vita che valga la pena di essere vissuta, è incentrata sul costante lavoro su sé stessi.
Più si procede costantemente con tale esercizio e più si scopre che è un lavoro che non avrà mai fine, per quanto è difficile, e la perfezione resta un miraggio.
Tale attività ci permette di dare sempre di più il meglio di noi agli altri, senza il bisogno di doverli cercare, perché saranno loro a cercare noi.
Evitiamo il più possibile chi è perennemente intento a giudicare, a prevaricare e a cercare di cambiare il prossimo, è gente che dà solo fastidio e dentro di sé ha il nulla, un niente che è come una nube nera che sporca e fa travisare sempre nella peggior visuale le persone e l'ambiente circostante.
Se proprio abbiamo il bisogno di socializzare, di scambiare idee con qualcuno per cercare di ampliare i nostri punti di vista,
cerchiamo chi vale la pena che lo si frequenti, che si comporta più o meno come noi e che ci permetterà un confronto costruttivo, inducendoci a porci come discepoli o insegnanti, a seconda dei rispettivi progressi ottenuti.
Se non troviamo negli altri una sintonia d'intenti, la ricchezza interiore che costantemente cerchiamo di aumentare, applicandoci, ad esempio, nel cercare di leggere le opere adatte a soddisfare i nostri desideri, sarà la migliore compagna della nostra vita.
Le perle che creiamo nella nostra mente, se non troviamo chi le merita, evitiamo di regalarle ai porci.

rm

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