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San Luigi Gonzaga

Oggi - 21 giugno 2024 - venerdì della XI settimana del Tempo Ordinario, la Chiesa celebra la memoria obbligatoria di San Luigi Gonzaga, religioso. Luigi nacque il 9 marzo 1568 a Castiglione delle Stiviere, all’epoca marchesato fondato da suo padre in Lombardia (oggi in provincia di Mantova, regione Lombardia). Era figlio del marchese Ferrante e della nobildonna piemontese Marta Tana, di grande fede e cultura, che lo educò alla preghiera e alla carità. I genitori, che si erano conosciuti alla corte del re di Spagna e Portogallo Filippo II, si sposarono a Madrid il 15 novembre 1566. Luigi crebbe vispo tra gli insegnamenti del padre, che lo voleva suo erede al trono e valoroso uomo d’arme e quelli della mamma, che lo guidavano invece verso gli ideali cristiani, l’educazione e la moralità, finendo tuttavia per adeguarsi alla “grossolanità” degli ambienti militari che frequentava col padre. Tra il 1577 e il 1578, insieme al fratello Rodolfo, fu mandato dal padre a Bagni di Lucca nel Granducato di Toscana (oggi parte del comune di Lucca, regione Toscana), dove c’era una rinomata scuola militare, per apprendere il mestiere delle armi, venendo poi accolto come un figlio alla corte del Granduca Francesco I de' Medici di Firenze. Qui continuò a studiare e, mentre faceva progressi in latino e spagnolo, giocava nel giardino di Palazzo Pitti con le principessine Eleonora, Anna e Maria, figlie del Granduca, non tralasciando la frequente visita alle tante chiese cittadine e l’assiduità ai sacramenti. Firenze ebbe la dote di maturare spiritualmente Luigi, tanto che la chiamata alla vita religiosa, da sempre latente in lui, venne prepotentemente alla luce. Infatti, a un certo punto decise di consacrarsi alla Madonna nella Basilica della Santissima Annunziata, il principale santuario mariano del capoluogo toscano. Il suo fervore era tale che, quando il padre spirituale, colpito dal suo misticismo, lo condusse da un confessore Gesuita che conosceva, presso la chiesa di San Giovannino dei Padri Scolopi, lui svenne letteralmente durante la confessione, ripensando ai propri peccati. Nel 1579 il genitore Ferrante, eletto Principe del Sacro Romano Impero, stabilì che i figli rientrassero nel proprio feudo di Castiglione, ove Luigi, il 22 luglio 1580, ricevette la prima comunione dalle mani del cardinale Carlo Borromeo, futuro santo. Ormai la sua vita era radicalmente mutata e viveva alla sequela di Cristo, seguendo gli impegnativi esercizi spirituali stabiliti dal futuro santo Gesuita Ignazio di Loyola. Nel 1581 Luigi si trasferì a Madrid, raggiungendo i genitori alla corte del Re, dove affinò la sua vocazione. Qui, il 29 marzo 1583, ebbe l’onore di tenere un suo discorso in latino davanti al Re, cosa che gli poteva aprire le porte dei più alti incarichi di corte, ma il 15 agosto successivo, davanti alla statua della Madonna del Buon Consiglio sita nella chiesa madrilena del Collegio della Compagnia di Gesù, ebbe un’illuminazione divina che gli fece capire come la sua strada fosse nella Chiesa e, specificatamente, proprio nella Compagnia di Gesù. Mamma Marta ne fu contenta, mentre papà Ferrante - che nel frattempo era stato incaricato dal sovrano di accompagnare a Lisbona (Portogallo) sua sorella l’Imperatrice Maria d'Austria, vedova dell’Imperatore del Sacro Romano Impero Massimiliano II d’Asburgo - oppose grosse resistenze. Luigi era convinto della sua scelta, ma dovette accettare di rimandare la decisione definitiva al suo rientro in Italia. Nel 1584, rientrato a Castiglione consapevole che il padre non avrebbe mai acconsentito alla sua scelta religiosa, scappò da casa dopo avere scritto al Generale della Compagnia di Gesù, Padre Acquaviva, che gli assicurò il suo appoggio. Così finalmente il genitore cedette e, il 2 novembre 1585, Luigi firmò a Mantova l'atto di rinunzia ai suoi diritti ereditari in favore del fratello Rodolfo. Il 4 novembre 1584, infine, lasciò Castiglione, colmo di gioia, diretto verso Roma. Giunse nella Città Eterna forse il 20 novembre 1585 e qui suo cugino, Monsignor Scipione Gonzaga, lo ospitò nel proprio palazzetto di via della Scrofa. Da una lettera indirizzata al padre, sappiamo che Luigi fu ricevuto dal Pontefice Sisto V sabato 23 novembre e che, il successivo lunedì 25, entrò nel noviziato dei Gesuiti presso la chiesa di Sant'Andrea al Quirinale. Il suo cuore gustò pace e gioia. Dopo un breve soggiorno a Napoli, Luigi fu trasferito al capitolino Collegio Romano per terminare gli studi di filosofia. Il 25 novembre 1587, quindi, nella cappella del medesimo collegio pronunciò i primi voti religiosi. Luigi era felice e instancabile nella carità come nello studio, dopo essersi specializzato in teologia, fece domanda per l’assegnazione alle Missioni in India. Nel 1588 ricevette gli ordini minori nella basilica di San Giovanni in Laterano e, il 12 settembre 1589, su consiglio del Generale Gesuita, Padre Acquaviva, compì con successo la missione di riappacificare suo fratello Rodolfo con il Duca di Mantova, mentre molteplici sono gli episodi nei quali mostrava la sua eccelsa spiritualità. Un suo sermone sull'eucarestia procurò tante conversioni, portando molta gente alla confessione, così come entusiasmò gli studenti dell’università di Siena, nel Granducato di Toscana, parlando della sequela generosa di Cristo-Re. Nel febbraio 1591, scoppiata a Roma una terribile epidemia di tifo petecchiale, fu fra i primi volontari nell’assistenza ai tanti contagiati, tanto che, il 3 marzo seguente, mentre trasportava coraggiosamente un moribondo all'ospedale della Consolazione, fu contagiato e colto da una fortissima febbre. Consapevole che la sua vita stava per finire, tenne ai suoi compagni un breve discorso in cui li esortò a essere buoni, obbedienti e a ricercare con fervore le virtù, morendo il 21 giugno 1591, a soli ventidue anni. La sua salma fu inumata a Roma, nella chiesa dei Gesuiti intitolata a Sant’Ignazio di Loyola. Fu beatificato il 19 ottobre 1605 da papa Paolo V; il 31 dicembre 1726, papa Benedetto XIII lo proclamò santo e nel 1729 patrono dei giovani e degli studenti, mentre nel 1926 fu proclamato patrono della gioventù cattolica da Papa Pio XI. Tanti auguri a chi porta questo nome e ne festeggia oggi l’onomastico.
IMMAGINE: << "San Luigi Gonzaga", olio su tela dipinto nel 1798 circa dal pittore spagnolo Francisco Goya (1746-1828). L'opera si trova presso il Museo de Zaragoza, nell'omonima città dell'Aragona (Spagna) >>.
Roberto Moggi
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