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Visualizzazione dei post da gennaio, 2024

Cosmopolitismo

Cosmopolitismo, dottrina che considera ogni uomo «cittadino del mondo», sostenendo l'irrilevanza delle appartenenze nazionali. Il termine risale a Diogene il Cinico, il quale, interpellato sulla sua provenienza, rispose di essere «cosmopolita» (da κόσμος «mondo», e πολίτες «cittadino»). Quando riusciremo a vedere qualsiasi persona simile a noi, a prescindere da qualsiasi provenienza, potremmo vivere come una costrizione isolante e restrittiva l'essere abitanti di una nazione circoscritta come avviene adesso. Ma purtroppo c'è molta gente che ama vivere nella discriminazione del prossimo e ci basta pensare che nel nostro paese è nato un partito basato appunto sulla divisione e la discriminazione verso altri territori nazionali. Una organizzazione che fa pensare più al desiderio di una oligarchia territoriale, rispetto alla democrazia espressa in un'unità nazionale, a cui tutti dovrebbero aspirare, a prescindere dalle ideologie professate. Gli aderenti a tale partito si se

San Giovanni Bosco, sacerdote

Oggi - 31 gennaio 2024 - mercoledì della IV settimana del tempo ordinario, la Chiesa celebra la memoria obbligatoria di San Giovanni Bosco, sacerdote. Giovanni Melchiorre, noto solo come Giovanni, che diventerà universalmente noto come “Don Bosco”, nacque il 16 agosto 1815 a Colle dei Becchi, piccola frazione di Castelnuovo d’Asti, in Piemonte, nell’allora Regno di Sardegna (oggi - in suo onore - Castelnuovo Don Bosco, in provincia di Asti, regione Piemonte). I suoi genitori erano i poveri contadini Francesco Bosco e Margherita Occhiena, che il padre, rimasto precocemente vedovo, aveva sposato in seconde nozze. Non appena anche il padre morì di polmonite, quando lui aveva solo due anni, in casa si dovettero affrontare difficoltà d’ogni tipo, mentre cresceva con la mamma, il fratellino Giuseppe, il fratellastro Antonio, più grande di lui, e la nonna paterna. A nove anni - come egli stesso racconta nelle sue memorie - fece un sogno premonitore, nel quale Gesù e la Vergine

Santa Martina, martire

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I Cinque Periodi della missione del Buddha: un confronto con l’ I Ching

Piervittorio Formichetti , I Cinque Periodi della missione del Buddha: un confronto con l’I Ching – settembre 2017 [per rivista Betile-il filo continuo della Tradizione Mi è capitato di leggere in Storia della filosofia orientale, libro di cui ammetto di avere ignorato anche l’esistenza poco prima di trovarlo, una pagina interessante sulla diffusione della dottrina buddistica: Uno dei più illustri pensatori cinesi del VI secolo tentò un'ardita sintesi delle opposte opinioni [sulla dottrina del Buddha] allo scopo di trarre un sistema organico da tanta confusione: questo fu Chi-kai, nato nel 531 d.C. Egli ammetteva che tutti gli esseri possiedono la natura del Buddha, ma sosteneva che la sua realizzazione dipende dallo sforzo personale. Vi è quindi bisogno dell'istruzione, e anche di un profondo impegno, onde rimuovere l'errore e giungere alle idee veraci. Questa era la pietra angolare del nuovo sistema di Chi-k'ai. Un profondo studio della letteratura buddistica lo convi

San Costanzo di Perugia

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I_CHING_traduzione_di_Daniele_Ferrero.pdf

I Ching e sincronicità

  I Ching , il Libro dei Mutamenti, l' antico libro degli oracoli , è ritenuto il più antico dei testi cinesi e taoisti. Per la letteratura orientale, diversi sono gli autori del Libro dei Mutamenti : Fu Hsi, il re Wen, il duca di Chou e Confucio. Quest'ultimo lo considerava un libro di saggezza, molti invece lo consideravano solamente una raccolta di formule magiche. Un po' come la Bibbia , come la Divina Commedia di Dante Alighieri e come il Libro Rosso di Carl Gustav Jung, il linguaggio de I Ching è arcaico e simbolico. Inizialmente il Libro dei Mutamenti fu una raccolta destinata per essere utilizzata come oracolo, esso, infatti, nasce come libro dei si e dei no . Il “si” era rappresentato da una linea intera e il “no” da una linea spezzata. Solo successivamente, con Richard Wilhelm e Jung, il libro viene considerato sia come tecnica oracolare sia come metodo di esplorazione dell'inconscio . L' I Ching , infatti, considera sia la qualità individuale n

San Tommaso d’Aquino

Oggi - 28 gennaio 2024 - IV domenica del tempo ordinario, Pasqua settimanale che ha la precedenza sulle altre celebrazioni, la Chiesa ricorda San Tommaso d’Aquino, sacerdote e dottore della Chiesa. Secondo la maggior parte degli agiografi, Tommaso - questo il suo nome di battesimo - nacque nel 1224 o 1225 nel castello della sua nobile famiglia d’origine sito sul monte Asprano presso Roccasecca, nella parte meridionale del Lazio, contea di cui era Signore il padre. Egli si chiamava “d’Aquino” o “de Aquino” perché questa era la denominazione del proprio casato, originario dell’omonima vicina località (oggi comune di Roccasecca, in provincia di Frosinone, regione Lazio). Tuttavia, alcuni studiosi lo vogliono invece nato nella stessa Aquino (pure nell’attuale provincia di Frosinone, Lazio) nel medesimo periodo. Figlio del conte Landolfo d’Aquino e della nobile napoletana Teodora Caracciolo, trascorse l’infanzia in vari centri della zona, ma particolarmente nel palazzo che la

Santa Devota

Oggi - 27 gennaio 2024 - sabato della III settimana del tempo ordinario, la Chiesa ricorda, tra i vari santi e beati, Santa Devota, martire. Secondo la tradizione, Devota nacque attorno al 283 a Mariana, presso la foce del fiume Golo sulla costa orientale della provincia romana della Corsica (oggi in territorio del comune di Lucciana, a circa venti chilometri a sud di Bastia, in Corsica). La sua famiglia d’origine era profondamente cristiana, come dimostra anche il suo nome (proveniente dall’aggettivo latino “devotus”, che significa “consacrato”), solitamente attribuito ai propri figli da genitori noti per la loro religiosità. All’inizio del IV secolo, infuriò in tutto l’Impero l’ultima tremenda persecuzione che l’imperatore Diocleziano (regnante dal 284 al 305) scatenò contro i cristiani, che fu cruenta anche a Mariana e in tutta la provincia di Corsica. Così, nel 304, la giovane Devota, che aveva consacrato la sua vita a Dio e professava senza paura la propria fede,

Santa Maria Faustina Kowalska

Foto originale di Santa Maria Faustina Kowalska (1905-1938), mistica e suora della Congregazione della Beata Vergine Maria della Misericordia, la propagatrice della devozione a Gesù Misericordioso e l’apostola della Divina Misericordia. E' anche grazie a lei se è stata istituita la Domenica della Divina Misericordia. Si tratta della II domenica di Pasqua, che, come chiaramente indica il nome stesso, è dedicata alla Misericordia Divina e cade sempre la prima domenica dopo Pasqua, una volta chiamata “in Albis” [“in (vesti) bianche”, perché in questo giorno i fedeli battezzati nella veglia pasquale deponevano l'abito bianco indossato al momento del battesimo]. Esiste uno stretto legame tra il mistero pasquale della Redenzione e la Misericordia Divina in esso compresa. Nella corrente festa, infatti, l’immensa generosità di Gesù si spande completamente su tutte le anime, infondendo, a determinate condizioni più avanti indicate, grazie di ogni genere e grado, senza alc

Sant’Angela Merici

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Santi Timóteo e Tito, vescovi

Oggi - 26 gennaio 2024 - venerdì della III settimana del tempo ordinario, la Chiesa celebra la memoria obbligatoria dei Santi Timóteo e Tito, vescovi. I loro nomi, rispettivamente in greco (traslitterato nel nostro alfabeto) e latino, sono Timótheos o Timótheus (Timóteo) e Titos o Titus (Tito). Essi sono ricordati insieme in data odierna, giorno successivo alla festa della Conversione di San Paolo, dalla riforma del Calendario dei Santi operata da papa San Paolo VI nel 1969, poiché entrambi furono discepoli e stretti collaboratori dell’Apostolo delle Genti, che li ordinò vescovi. Considerato che Tito non morì martire, in questa celebrazione comune si tralascia tale titolo per Timoteo, che invece lo fu. In precedenza, Timòteo era ricordato il 24 gennaio, mentre Tito il 6 febbraio. Le fonti concernenti i due, mettono bene in luce la disponibilità di questi collaboratori dell’apostolo, la loro prontezza nell’assumere incarichi delicati, consistenti spesso nel rappresentare

Conversione di San Paolo

Conversione di San Paolo Roberto Moggi Home page    ARGOMENTI