Cosmopolitismo, dottrina che considera ogni uomo «cittadino del mondo», sostenendo l'irrilevanza delle appartenenze nazionali. Il termine risale a Diogene il Cinico, il quale, interpellato sulla sua provenienza, rispose di essere «cosmopolita» (da κόσμος «mondo», e πολίτες «cittadino»). Quando riusciremo a vedere qualsiasi persona simile a noi, a prescindere da qualsiasi provenienza, potremmo vivere come una costrizione isolante e restrittiva l'essere abitanti di una nazione circoscritta come avviene adesso. Ma purtroppo c'è molta gente che ama vivere nella discriminazione del prossimo e ci basta pensare che nel nostro paese è nato un partito basato appunto sulla divisione e la discriminazione verso altri territori nazionali. Una organizzazione che fa pensare più al desiderio di una oligarchia territoriale, rispetto alla democrazia espressa in un'unità nazionale, a cui tutti dovrebbero aspirare, a prescindere dalle ideologie professate. Gli aderenti a tale partito si se...